Disegno tecnico industriale

t' a) S su p.v. p f' C p.v. b) D lv p .l . E s (s) B E3 D1 > E1 F3 F t i p.l. B3 D F2 lt E2 A2 B2 p E O s' s C3 A3 B1> A 1 R S D3 C 1> F 1 A p.v. t i D2 C2 s p .o . p.o. Fig. 25. L esagono è posto su un piano p perpendicolare al piano verticale ed inclinato di un certo angolo rispetto al piano orizzontale; per ottenere la vera forma della figura, si opera un ribaltamento del piano p sul piano verticale (a); per ottenere la costruzione, basta prolungare la proiezione dell esagono nel piano verticale D1-B1 fino ad incontrare la linea di terra lt; dal punto R così determinato si tirano due semirette s ed s rispettivamente perpendicolari alla linea di terra e alla retta i, che permettono di costruire la figura ribaltata. possibile e si ricorre perciò, per ottenere la vera forma, ad ulteriori viste, come sarà illustrato anche nei prossimi paragrafi. A titolo di esempio si consideri l esagono di figura 25, posto su di un piano perpendicolare al piano verticale, che interseca il piano laterale (secondo la linea t) ed il piano orizzontale (secondo s). Oltre alle tre viste sui piani principali si esegue un ribaltamento sul piano verticale del piano contenente la figura, facendolo ruotare intorno alla retta intersezione i. Sono indicate le linee di costruzione, che consentono di comprendere facilmente il procedimento, così come avviene per il cerchio in figura 26. Proiezioni di solidi Con le regole esposte è immediato estendere all intera proiezione di un oggetto solido quanto visto riguardo la proiezione di un punto, di un segmento e di una figura piana e quindi è possibile ottenere le proiezioni ortogonali di un qualsivoglia oggetto: basta proiettare i vertici, o i contorni del pezzo, e unire convenientemente le proiezioni ottenute. fondamentale segnare tutte le linee in vista, cioè quelle linee che rappresentano la proiezione di linee di contorno esterno del pezzo, le proiezioni di spigoli (intersezioni di superficie piane o di su134 t' F G s' E H D B F3 C3 G 1> C1 H1> E3 D3 F1 > D1 C A E1 B1 G3 B3 i A3 H3 lt O C2 D2 B2 A2 E2 H2 F2 G2 s Fig. 26. Ribaltamento del cerchio situato in un piano perpendicolare al piano verticale ed inclinato rispetto a quello orizzontale; la costruzione è analoga al caso precedente. perficie non piane) e che sono visibili da chi osservi il pezzo dopo averlo orientato rispetto ai piani di proiezione secondo le convenzioni esposte. Nella figura 27 è rappresentato un prisma retto a base triangolare ed in figura 28 una piramide a base esagonale: in entrambi i casi compaiono nelle tre viste i contorni degli oggetti. evidente che chi osservi un pezzo da una certa posizione, non è in grado di

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Volume 1