Le proiezioni degli oggetti

Le linee in vista di un disegno (tipo continua grossa) hanno quindi uno dei seguenti tre significati (fig. 31): a) possono rappresentare l intersezione di due superfici; b) possono rappresentare un contorno del pezzo; c) possono rappresentare la traccia di una superficie, piana o non, perpendicolare ai piani di proiezione. Dalla figura si nota come il significato di una linea in ogni vista può essere determinato mediante l esame contemporaneo delle altre viste. Il processo di visualizzazione consiste quindi nel formarsi mentalmente un immagine dell oggetto, passando successivamente da una linea ad un altra sino a che il significato di tutte le linee del disegno sia stato univocamente determinato. Fatta eccezione per pezzi particolari, una rappresentazione completa comprende usualmente numerose linee non in vista: ad esempio quando si disegnano oggetti con singolarità geometriche interne. Per rappresentare l interno di un pezzo si ricorre normalmente alle sezioni come si vedrà in seguito; è necessario però conoscere alcune semplici regole per usare correttamente le linee reali non in vista. La linea da usarsi è del tipo a tratti, che può avere spessore 1 o 1/2; nella figura 32 sono riportati alcuni consigli per l uso corretto di tali linee in casi che si possono riscontrare in pratica e che si possono così riassumere: a) non si deve lasciare uno spazio nel punto in cui una linea a tratti confina con una linea di contorno continua grossa. b) le linee a tratti devono toccarsi quando formano angoli a L o a T. c) una linea a tratti non dovrebbe mai intersecare una linea continua grossa, o una linea asse mista fine d) più linee nascoste parallele devono essere disegnate sfalsate e) quando più linee a tratti si incontrano, devono essere unite nel punto d incontro. Valutando eventuali adattamenti derivanti dall utilizzo del metodo delle frecce, spesso un oggetto è definito da tre viste principali ( il trittico di fig.34). In pratica le tre viste sono legate tra loro, sul piano del disegno (fig. 33 e 34), secondo le seguenti regole: 1) Il prospetto e la pianta hanno la stessa Rappresenta l intersezione di B e C lunghezza e sono poste nella stessa striscia perpendicolare alla linea di terra; i punti corrispondenti delle due proiezioni si trovano sulla stessa perpendicolare alla linea di terra. 2) La pianta ed il fianco hanno la stessa larghezza ed i punti corrispondenti si trovano nella posizione determinabile con la costruzione indicata in figura: il trasporto dei punti corrispondenti da lo a lt avviene mediante archi di cerchio di centro O oppure mediante le perpendicolari alla bisettrice dell angolo lo lt (corde degli archi precedenti). 3) Il prospetto ed il fianco hanno la stessa altezza, e sono posti nella stessa striscia parallela alla linea di terra; punti corrispondenti delle due proiezioni si trovano sulla stessa parallela alla linea di terra. Le regole precedenti hanno valore assolutamente generale; un disegno nel quale esse non risultino rispettate non è corretto. Poiché l oggetto può essere orientato in modo qualunque rispetto ai tre piani di proiezione, è evidente che le proiezioni ortogonali di un qualsiasi pezzo sono funzione dell orientamento rispetto ai piani di proiezione. Rappresentano la superficie piana A Rappresenta la superficie piana C B C Linee di contorno esterno del cilindro Rappresenta l'intersezione dei piani A e B1 Questa circonferenza è una vista della superficie del cilindro Rappresenta la superficie piana C1 Rappresenta la superficie piana C1 B1 B1 A A C1 B Rappresenta l'intersezione dei piani A e B C Rappresenta la superficie piana C Fig. 31. Significato degli elementi del disegno in proiezione. 136 B

Disegno tecnico industriale
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Volume 1