5 - SEZIONI, INTERSEZIONI E SVILUPPI

5 CAPITOLO QUINTO SEZIONI, INTERSEZIONI E SVILUPPI Si è già osservato che con il metodo delle proiezioni ortogonali l interno di un pezzo cavo non può essere visto, ma può essere rappresentato tracciandone i contorni con linee a tratti. Il metodo è soddisfacente se i dettagli interni sono semplici, ma cade in difetto nel caso di cavità dai contorni di forma complessa e ricche di dettagli per i quali numerose linee rendono poco chiara l interpretazione, con conseguente perdita di tempo nella lettura del disegno (fig. 1). Si consideri inoltre che finora non si è ancora parlato della quotatura dei disegni; se dovessero essere quotate anche numerose linee nascoste, il disegno risulterebbe inevitabilmente molto confuso. Si ricorre allora alle viste dei pezzi in se- Fig. 1. Nel caso di un pezzo che presenti fori e cavità interne, il disegno risulta di difficile comprensione per la presenza di un gran numero di linee tratteggiate. zione, chiamate anche semplicemente sezioni, che si aggiungono perciò alle proiezioni dell oggetto (fig. 2): le norme per l esecuzione delle sezioni sono codificate nella IUNI EN SO 128-3 (che ha soA-A stituito la ISO 128-40). Secondo la norma precedente UNI 3971 «sezione è la rappresentazione, secondo il metodo delle proiezioni ortogonali, di una delle due parti in cui viene diviso l oggetto da un taglio ideale eseguito secondo uno o A A più piani o altre superfici . La nuova norma, per adeguarsi alla nomenclatura internazionale, distingue con Fig. 2. Sezionando con un piano longitudinale (piano di sezione) il pezzo di figura 1, viene facilitata il termine taglio la rappresentazione che la comprensione del disegno. Utilizzando le sezioni, i corpi cavi o le cavità in corpi massicci vengono descritte in modo semplice, univoco e di immediata comprensione, con la possibilità di eli- mostra l area tagliata ed i contorni di minare le linee nascoste e di sopprimere anche qualche vista. 167

Disegno tecnico industriale
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Volume 1