Disegno tecnico industriale

ILLUSIONI OTTICHE A Anche h il disegno di ttecnico i d deve ttener conto t d deii pro- blemi legati alle modalità di percezione, sia pure in misura limitata, data la sua caratteristica di presentare la maggior oggettività possibile. L elaborazione da parte del cervello dei segnali visivi segue alcune regole generali: Prossimità: gli elementi più vicini sono percepiti come parte di un insieme. Somiglianza: tendenza a raggruppare elementi simili o ripetuti. Nella figura A si notano righe o colonne a seconda della sistemazione dei punti. Fig. A Fig. A. Somiglianza Simmetria: tendenza a percepire come oggetti elementi simmetrici rispetto ad altri che non lo sono. Nella figura B a sinistra sono evidenti colonne nere, a destra colonne bianche, con disegno uguale e colori invertiti. un eventuale t l ambiguità bi ità di raffigurazione porta ad interpretazioni diverse, senza elementi oggettivi di decisione (e spesso si verifica la regola dell ultima percezione). Esempio notissimo è quello della figura D, coppa o profili? quindi evidente che è possibile interpretare in modo scorretto la realtà percepita dall occhio, e trovarsi di fronte le cosiddette illusioni ottiche, talora ricercate a livello artistico per ottenere effetti e sensazioni, ma spesso causa di confusione anche nello stesso disegno tecnico. Fig. D. Coppa di Rubin (1915). La presenza di linee disposte in un certo modo, l abitudine a vedere la realtà secondo Fig. E. Il quadrato ed il determinati schemi abituali cerchio sono di forma perfetta. possono anche causare difficoltà nella comprensione immediata di un disegno. Fig. B a Continuità: tendenza a seguire l apparenza dell allineamento generale degli elementi di una figura. Questa è la base di ogni tipo di mimetismo. Chiusura: tendenza a vedere le forme come delineate da un margine continuo ignorando eventuali interruzioni di tale continuità. Nella figura C si vede un riquadro delimitato da quattro cerchi bianchi che in realtà non esiste. b Fig. F. L illusione di Poggendorf (a, 1860), in cui la linea retta continua appare spezzata, e quella di Ponzo (b), in cui il cerchio di sinistra appare più grande, pur essendo uguale all altro. Il problema è stato studiato sistematicamente fin dall 800 ed esiste sull argomento una vasta letteratura (e molti esempi circolano in rete), per cui ci si limita a riportare di seguito qualche esempio, illustrato nelle relative didascalie. Fig. C Interpretazione: tendenza a vedere un disegno ambiguo secondo l ultima percezione. Prevalenza (o alternanza figura/sfondo): in genere in un immagine su diversi piani prevale la sensazione dell oggetto in primo piano come figura principale, ma 22 Fig. G. Le linee rosse sono perfettamente parallele (Hering, 1861).

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Volume 1