Tipi di assonometrie

D D D1 E1 E F C1 C F1 E1 D D1 C E C C B1 F D B A1 D F1 D1 F B1 B B A1 B C1 E C1 B1 D D A1 A A A A Fig. 5. La figura ABCDEF non parallela al quadro, si proietta in grandezza diversa. Il fatto che i raggi proiettanti siano paralleli tra loro conferisce alle assonometrie alcune importanti proprietà generali che, a differenza delle prospettive, le rendono accettabili anche per i disegni tecnici industriali. I lati e le superfici di un oggetto paralleli al quadro si proiettano sul quadro stesso in vera grandezza e forma (fig. 4), qualunque sia l angolo che la direzione dei raggi proiettanti forma col quadro. Lati e superfici di un oggetto non paralleli al quadro si proiettano in grandezza diversa, secondo la diversa inclinazione dei raggi proiettanti rispetto al quadro (fig. 5). Le grandezze delle proiezioni di segmenti e superficie paralleli tra loro (cioè aventi la stessa inclinazione rispetto al quadro) sono direttamente proporzionali a lle grandezze dei segmenti e superfici proiettati (fig. 6). Segmenti paralleli nello spazio si proiettano secondo segmenti ancora paralleli sul quadro. Stabilita l inclinazione dei raggi proiettanti, le proiezioni sul quadro di un determinato oggetto possono variare soltanto se varia l orientamento dell oggetto stesso rispetto al quadro e non la distanza dell oggetto dal quadro (fig. 7). Per i suddetti motivi, dal disegno si possono dedurre le proporzioni e, dato un opportuno riferimento o una scala, le dimensioni dell oggetto (a differenza di quanto av- Fig. 6. In una proiezione assonometrica le Fig. 7. In una proiezione assonometrica va- proiezioni A1B1 e C1D1 sono proporzionali ai segmenti proiettati AB e CD: AB : CD = A1B1 : C1D1 riando la distanza di una figura piana dal quadro le proiezioni rimangono invariate. viene con la prospettiva dove variando la distanza dell oggetto dal quadro variano le dimensioni delle proiezioni). L oggetto da proiettare è riferito nello spazio ad una terna di assi cartesiani ortogonali di solito scelti in modo che risultino paralleli o perpendicolari alle sue facce o alle sue linee di contorno (fig. 8); l asse z per convenzione è sempre verticale. L oggetto viene disposto in modo che la terna di assi risulti inclinata rispetto al piano di proiezione ed i tre assi formeranno con tale piano tre angoli. Sul foglio del disegno si ottiene una rappresentazione delle tre dimensioni dell oggetto, con misure legate a quelle originali da precisi rapporti di proiezione, che dipendono dal tipo di assonometria adottato. Se l oggetto è semplice rimane sufficientemente rappresentato con un unica vista. Le superfici dell oggetto viste di sbieco risultano però alterate di forma e inoltre la quotatura e la lettura delle dimensioni è difficoltosa perché i rapporti tra le lunghezze reali e quelle sul disegno possono essere diversi nelle varie direzioni. Le proiezioni assonometriche sono oggetto della norma UNI EN ISO 5456-3. Z Z Y X Z X X Y Y Fig. 8. Nella proiezione assonometrica, gli assi cartesiani sono scelti paralleli alle facce dell oggetto. 227

Disegno tecnico industriale
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Volume 1