Prospettiva

A 65 B E 27 Generalità 100 D C ,5 32 D 1 45° A 100 .5 13 D C E 2 B A E D a) linee verticali ed orizzontali nella realtà, se parallele al piano di rappresentazione, saranno riprodotte con linee verticali ed orizzontali b) segmenti fra loro uguali appartenenti a tali linee saranno riprodotti da segmenti uguali nella rappresentazione c) rette parallele nella realtà, perpendicolari o inclinate rispetto al piano di rappresentazione, saranno riprodotte da linee convergenti in un punto (punto di fuga) ed i segmenti uguali su di esse nella realtà non lo saranno più nella rappresentazione. I punti di fuga possono essere più di uno, in genere allineati su di una linea chiamata linea di orizzonte. Si comprende facilmente come, in considerazione del suo significato culturale e storico, il discorso sulla prospettiva possa ampliarsi notevolmente dagli aspetti più rigorosamente tecnici fino alle variazioni C B A 3 Nel capitolo iniziale si è già introdotto il concetto di proiezione centrale e della migliore corrispondenza fra questo tipo di proiezione e le immagini percepite dall occhio umano. Lo strumento che veniva usato da pittori ed illustratori e raffigurato in figura 40 ricalca la definizione generale di proiezione centrale vista nella figura 1 del cap. I, con la sostituzione dell occhio al punto P di proiezione. In realtà tentativi di rappresentazione di tipo prospettico non mancano neanche nell antichità (si ricordino certi affreschi a Pompei). Anche un accenno teorico, approssimativo e poco chiaro, si trova in Vitruvio, dove, accanto alla rappresentazione in pianta (icnografia) ed in alzata (ortografia) si richiama con il termine scenografia l insieme di vista frontale e viste laterali di un edificio convergenti una unica raffigurazione e si torna più avanti a sottolineare, parlando di teatro, gli effetti illusionistici della posizione di determinate figure. Nello sviluppo delle tecniche di rappresentazione la definizione delle regole della prospettiva, a partire dal XIV secolo, sia pure su basi essenzialmente intuitive, ha costituito un passo salutato con entusiasmo da chi vedeva nel disegno lo strumento per una raffigurazione del mondo nel modo più realistico possibile. Datano da allora le regole generali per uno schizzo in prospettiva (fig. 41), che stabiliscono: Tangenze D 4 90° 90° C E B A Tangenze 5 Fig. 39. Tangenze e raccordi nell assonometria cavaliera. Fig. 40. Metodo per la rappresentazione prospettica (da A. D rer, XV secolo). 239

Disegno tecnico industriale
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Volume 1