Disegno tecnico industriale

ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE Fig. D In ogni forma di comunicazione, e quindi anche in quella visiva, sono presenti alcuni elementi comuni: ovviamente occorre che esista l oggetto della comunicazione (il messaggio), che esista una sorgente da cui parta l informazione (emittente) e che vi sia un interessato a riceverla (ricevente). Può q quindi essere schematizzato un d diagramma di flusso lineare (fig. EMITTENTE A A), in cui si evidenzia il passaggio d del messaggio da emittente a riceMESSAGGIO v vente, utilizzando un canale di trassmissione adeguato che utilizza un ccodice comunicativo: tale codice, codice comunicativo in pratica il linguaggio di comuniRICEVENTE ccazione, deve essere conosciuto da e emittente e ricevente, o si ha int della comunicazione. Fig. A terruzione Il disegno tecnico è il messaggio che il progettista e il disegnatore (emittenti) trasmettono all operatore della macchina utensile, al capo dell ufficio tecnico, al cliente o ad altri progettisti e disegnatori (riceventi) per completare o continuare l iter progettuale: per la trasmissione è necessario l uso di codici di comunicazione, cioè di procedimenti, simboli, linee e scritte, che abbiano significati noti e universali affinché la comunicazione abbia esito positivo. La comunicazione visiva avviene attraverso segni e immagini che contengono sempre una parte reale detta significante e una parte concettuale detta significato. Il significante è l insieme di simboli, di linee, di colori che costituiscono oggettivamente l immagine, il significato è il concetto, l idea che l immagine evoca nello spettatore e che non è necessariamente sempre uguale per tutti. La parola burro (significante, composta da elementi oggettivi, cioè le lettere dell alfabeto scritte) in Italia individua un condimento (significato), ma ad uno spagnolo verrà in mente un asino; così mentre un drappo nero (significante) ha per noi, e per molti altri popoli, un significato luttuoso, per i giapponesi è sinonimo di gioia e allegria. Nei due esempi riportati il significante non fornisce un significato universale; ma se si disegna o si mostra la fotografia (significante) di un cane, tutti, di qualunque nazionalità siano, associano ad essa lo stesso significato e quindi il significante porta ora ad un significato universale. Tuttavia anche la figura ha per chi la osserva un significato che dipende dalle proprie esperienze e conoscenze e l immagine non è quindi pura rappresentazione della realtà, ma un sistema simbolico, la cui corretta lettura è gestita non solo dal codice comunicativo anzi detto, ma anche da un testo esplicativo, più o meno esteso (e talora simbolico anch esso) e dal contesto in cui è inserita. L identico segno grafico posto al centro dell immagine ha un significato diverso se inserito fra lettere o fra numeri (fig. B1 e B2). Fig. B1 24 Fig. B2 Fig. C COMUNICAZIONE INTENZIONALE E NON INTENZIONALE La comunicazione visiva può essere non intenzionale, quando non si pone l esigenza di raggiungere un preciso scopo, o intenzionale in caso contrario. Non è intenzionale la forma che può assumere una nuvola nel cielo (fig C), ma è intenzionale il colore rosso di un semaforo o il messaggio di un manifesto o di un cartellone pubblicitario (fig. D). Nella comunicazione intenzionale il messaggio visuale può essere analogico, astratto o simbolico. Sono immagini analogiche quelle che hanno con la realtà somiglianze suffi- Fig. E cienti per cogliere gli aspetti sicuramente significativi di un oggetto, come un quadro figurativo, una fotografia, un disegno illustrativo: l osservatore non ha difficoltà ad associare al significante un significato universale (fig. E). Sono immagini astratte quelle che, non riproducendo oggetti reali, suggeriscono un significato essenzialmente emotivo (quadri astratti, decorazioni geometriche, arabeschi): l osservatore potrà attribuire al significante dei significati del tutto soggettivi, legati alla propria sensibilità, cultura e condizioni Fig. F psicofisiche (fig. F) Sono immagini simboliche quelle a cui vengono attribuiti significati convenzionali (emoticon, segnali stradali, bandiere, simboli su pulsanti): l osservatore attribuisce al significante i significati corretti solo se al corrente Fig. G del codice convenzionale usato (fig. G). In una comunicazione visiva possono essere usati in parte o tutti i suddetti tipi di messaggi, che in questo caso vengono a costituire un insieme correlato e strutturato in cui ciascun significato ha ragione di essere in funzione degli altri. Il disegno tecnico è una comunicazione intenzionale che utilizza sia messaggi analogici che simbolici, e non usa messaggi astratti, suscettibili di interpretazioni soggettive. Le prospettive, le assonometrie, rappresentando oggetti facilmente riconoscibili, sono messaggi analogici; i simboli convenzionali, le scritte, le linee del disegno, in parte le stesse proiezioni ortografiche sono messaggi simbolici e interpretabili correttamente solo da esperti.

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Volume 1