Disegno tecnico industriale

rettificare le, in modo da diminuire la superficie di contatto utensile-pezzo, ed aumentare di conseguenza l efficienza della lavorazione (fig. 100 a). La maggior parte delle macchine rettificatrici presenti sul mercato sono classificabili in base alla forma della superficie generata sul pezzo (rettificatrici in tondo, rettificatrici piane e rettificatrici speciali), al tipo di avanzamento (rettificatrici longitudinali e a tuffo), alla posizione del mandrino portamola (rettificatrici verticali e rettificatrici orizzontali), al sistema di bloccaggio del pezzo (rettificatrici senza centri), alla precisione di lavorazione e al volume massimo di asportazione ottenibile nell unità di tempo. La rettificatrice universale (fig. 101 a) ha caratteristiche simili a quelle della rettificatrice per esterni, ma dispone della possibilità di orientamento della testa portamola principale ed è equipaggiata con una testa portamola supplementare adibita alla lavorazione per interni. La tavola portapezzo ha un movimento di avanzamento assiale alternativo, ottenuto mediante un comando oleodinamico che assicura la dovuta precisione e l assenza di vibrazioni. La testa portamola girevole comprende il mandrino, il relativo azionamento e lo schermo di protezione della mola. La macchina è corredata inoltre di altri accessori complementari, quali disposi- Fig. 102. Occorre sottoporre a rettifica so- rettificare lo le superfici interessate a tale tipo di lavorazione, e quindi sull albero della figura le due superfici cilindriche, pur avendo lo stesso diametro, sono state separate da una riduzione del diametro stesso (scarico). tivi per la ravvivatura automatica della mola, dispositivi di misura e controllo e sensori per l equilibratura dinamica della mola. Le rettificatrici per piani si presentano in due versioni costruttive, con mandrino ad asse orizzontale o ad asse verticale. Il tipo orizzontale di solito presenta due slitte sovrapposte per il movimento del pezzo in direzione sia longitudinale che trasversale. La tavola portapezzo in alcuni casi può essere circolare e rotante intorno ad un asse verticale. Nella versione con mandrino ad asse verticale (fig. 101 b) la testa portamola ha un moto intermittente di avanzamento e registrazione verticale per la profondità di passata, sincronizzato col moto longitudinale della tavola portapezzo. L operazione di rettifica è molto costosa, quindi conviene per quanto possibile limitare l ampiezza della superficie da lavorare. buona norma nel disegno separare nettamente due superfici da ottenere con diverse qualità (fig. 102). Nella rettifica in tondo è opportuno predisporre opportune gole di scarico in prossimità degli spallamenti (fig. 103) per evitare che la mola lavori due superfici contemporaneamente. La norma UNI 4386, ora ritirata, stabiliva forme, designazione e rappresentazioni delle gole di scarico per rettifica; erano previste due forme caratteristiche, cioè la forma E, nel caso di una sola superficie da rettificare e la forma F, utilizzata ad esempio quando bisogna rettificare sia un albero che il relativo spallamento. La norma tedesca DIN 509 tuttora in vigore corrisponde alla norma UNI ritirata per i tipi di gola E e F, come dimensioni e rappresentazione, e ad essa si può far riferimento quando sia opportuno. Per componenti soggetti ad alti carichi a fatica sono state introdotte due ulteriori geometrie di gole, indicate con la lettera G e H. La tabella VII indica le dimensioni e le direttive di applicazione delle gole, secondo la norma citata, con li parametri delle gole E, F, G e H. La designazione di una gola per una sola superficie da rettificare, con raggio di raccordo r = 0,6 e profondità t = 0,3 mm è la seguente: Gola DIN 509 E 0,6 x 0,3 oppure Undercut DIN 509 E 0,6 x 0,3 Nei disegni si può far uso di una rappresentazione completa, con ingrandimento del particolare della gola, oppure si può ricorrere alla rappresentazione semplificata di figura 104 , cioè indicando la gola semplicemente con una linea spessa continua 01.2 e la relativa designazione unificata. Da notare che la UNI 4386 prevedeva invece l impiego di una linea sottile 01.1 per la designazione semplificata. 5 - 6 mm 2 - 3 mm no Si no Si Fig. 103. Gole di scarico nell operazione di rettifica in tondo per esterni e per interni 323

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Volume 1