Tipi di disegno

Categorie di disegni Fig. 9. Attualmente, i modelli tridimensionali non consentono di codificare e rappresentare in modo completo e chiaro le relazioni funzionali e gli errori dimensionali e geometrici, per cui ancora oggi viene affidata al disegno bidimensionale il ruolo di formalizzare, trasferire in maniera univoca e completa tutte le informazioni relative al prodotto dalla progettazione alla fabbricazione. Poiché le aziende fanno un ricorso massiccio all outsourcing con una distribuzione geografica anche in paesi diversi, per ragioni strategiche e di mercato è opportuno ricorrere a dei mezzi di comunicazione in base ai quali le forme e gli attributi dei componenti possano essere interpretati in modo corretto ed univoco. Per questo motivo, al documento grafico viene affidato un ruolo contrattuale tra chi progetta e chi produce o chi deve controllare i prodotti. Le regole rigorose del linguaggio grafico, standardizzate e conosciute nella comunità tecnica internazionale, permettono di risolvere ogni tipo di contenzioso tra committente e contraente, tra azienda e fornitore poiché si ottiene una rappresentazione completa ed univoca del prodotto, con tutte le caratteristiche, forme e dimensioni. Se un documento grafico non risulta chiaro, univoco e completo, tutta l organizzazio- Già si è detto come al termine disegno tecnico si possano associare diverse definizioni: già la norma UNI 9121 del 1986, nata con l obiettivo di chiarire termini e significati, non evitava una certa indeterminatezza. In tale norma infatti il disegno è definito come rappresentazione grafica comunque eseguita su di un supporto qualsiasi e si precisa che disegno tecnico era il disegno eseguito con finalità tecniche, per cui si ricade nell ambiguità, come si è visto nel capitolo I. Anche la norma UNI ISO 10209 del 1995 raggruppava in un unica definizione disegno e disegno tecnico, caratterizzandoli, con chiarezza discutibile, come informazione tecnica, data su un supporto di informazione, rappresentata graficamente in accordo con regole concordate e normalmente in scala. L attuale norma UNI EN ISO 10209 risolve il problema elencando le definizioni solo in inglese, francese (e tedesco) il che, per una norma ufficiale dell unificazione italiana, non pare del tutto logico1. Volendo comunque utilizzare ancora dei termini in italiano (corrispondenti in linea di massima a quelli della sopra citata norma) si potrà definire abbozzo o bozza o disegno preliminare, la rappresentazione grafica in una fase iniziale, alla quale potranno essere apportate variazioni anche sostanziali e che serve di base per discussione e scelta fra diverse soluzioni: spesso si tratta di uno schizzo, eseguito a mano libera, anche non in scala. Proprio la modalità ed i mezzi di esecuzione possono distinguere il disegno manuale (che può anche essere eseguito con l aiuto di attrezzi) o a mano libera (senza uso di attrezzi) o con strumenti CAD dal disegno automatico, in cui la tracciatura è effettuata da un dispositivo guidato automaticamente; il disegno a matita si distingue da quello ad inchiostro, mentre le copie o riproduzioni saranno ottenute duplicando, con diversi procedimenti, un disegno originale, in genere in esemplare unico da conservare con cura. Fig. 10. Tutti i sistemi CAD 3D di nuova generazione affiancano alla "nativa" rappresentazione 3D la più tradizionale rappresentazione 2D del disegno tecnico. Il disegno bidimensionale, in passato creato faticosamente linea per linea, viene ora ottenuto automaticamente attraverso la cosiddetta operazione di messa in tavola: con alcune semplici operazioni è possibile ottenere una rappresentazione 2D canonica, comprensiva di sezioni e quote, di un modello tridimensionale. 352 1 La strada seguita ora dall UNI con il recepimento integrale in lingua inglese delle norme presenta spesso, come in questo caso, aspetti discutibili.

Disegno tecnico industriale
Disegno tecnico industriale
Volume 1