Disegno tecnico industriale

L estremo della linea di richiamo che tocca l elemento della figura deve essere: una freccia quando la linea di richiamo finisce su una linea di contorno o di sezione di parti, tubazioni o cavità in piante, grafici o schemi; un punto (con d = 5 x grossezza della linea) se la linea di richiamo finisce all interno del contorno di un oggetto; senza nessun simbolo se la linea di richiamo finisce su un altra linea, per esempio una linea di misura o un asse di simmetria. Fig. 42. Indicazione di un inclinazione (linea di richiamo terminante con freccia sul profilo). Fig. 43. Un unica linea di richiamo per tre elementi (linea terminante con punto sulla superficie). Fig. 44. Il cerchietto all incrocio fra linea di richiamo e linea di riferimento precisa che la caratteristica riguarda tutte le 4 superfici. 366 La linea di riferimento può essere aggiunta ad ogni linea di richiamo ed è tracciata secondo una delle direzioni di lettura del disegno. Essa può avere una lunghezza prefissata o una lunghezza adattata a quella dell istruzione riportata e può essere omessa, se la linea di richiamo è tracciata secondo una delle direzioni di lettura del disegno e se le istruzioni riportate sono scritte nella stessa direzione. Le istruzioni collegate alle linee di richiamo devono essere indicate di preferenza sopra la linea di riferimento o alla medesima altezza, a seguire, oppure anche in prossimità, all interno o all altezza di simboli grafici. Se un cerchio è disegnato nel punto di congiunzione della linea di richiamo con la linea di riferimento, significa che gli stessi requisiti sono validi per tutte le superfici o angoli lungo il contorno o profilo della parte rappresentata (fig. 44). Nelle figure da 42 a 45 si hanno alcuni esempi di impiego di linee di richiamo per indicazioni di vario tipo. Numeri di posizione Nel disegno di complessivo ogni singolo componente viene identificato da un numero, chiamato numero di posizione, secondo la norma UNI EN ISO 6433, e che viene ripetuto nella distinta componenti che si può trovare sullo stesso disegno; i numeri devono essere assegnati in ordine sequenziale, ad ogni gruppo o sottogruppo costituente il complessivo, oppure ad ogni particolare rappresentato. possibile usare un codice alfanumerico, come un numero seguito da una lettera, utile ad esempio ad individuare particolari normalizzati o l appartenenza a determinati gruppi. Il numero, di altezza almeno doppia rispetto a quella usata per le quote, è racchiuso preferibilmente in un cerchio (sempre disegnato con linea sottile) da cui parte una linea di richiamo continua fine che termina sul particolare (fig. 45a). In alternativa, è possibile usare l indicazione di figura 45b e c. Le linee di richiamo non devono intersecarsi, ed essere inclinate rispetto al pezzo con lunghezza più breve possibile; inoltre i numeri di posizione vanno disposti secondo righe orizzontali e verticali per aumentare la leggibilità del disegno. Ogni pezzo, anche se ripetuto nel disegno, va indicato una sola volta. L ordine per la numerazione (preferibil- 10 10 10 Fig. 45. I tre metodi di indicazione con i numeri di posizione e linee di richiamo. mente orario) può essere definito secondo l importanza delle parti componenti, oppure rispettare l ordine di montaggio (fig. 46). Quando più riferimenti di parte utilizzano una linea di richiamo comune, possono essere disposti orizzontalmente come in figura 47 che mostra tre riferimenti di parte (2, 3 e 4). Il numero di componenti di un assieme è specificato nella distinta dei materiali e dovrebbe essere evitato in relazione al numero di posizione del disegno. Per chiarezza, per componenti ripetuti (come viti o spine) potrebbe essere necessario indicare anche il numero di parti in ciascuna posizione. In questo caso l'indicazione del numero di parti deve essere indicato col simbolo "n " in conformità con ISO 129 1 (fig. 47). Distinta componenti La distinta componenti, come prevista dalla norma UNI ISO 7573, cioè l elenco completo dei componenti costituenti un gruppo o sottogruppo rappresentati in un disegno tecnico, è quindi in genere parte integrante del riquadro delle iscrizioni, ma può anche costituire un documento a parte. Come estensione del cartiglio viene generalmente posta al di sopra di questo con una disposizione tale da essere leggibile nel senso

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Volume 1