Ghise

Tab. XI. GHISE TIPO DENOMINAZIONE RIF. UNI R min N/mm2 A % HB grigia malleabile bianca malleabile bianca malleabile nera malleabile perlitica malleabile perlitica sferoidale sferoidale G 100 G 150 G 200 G 250 G 300 G 350 W 350-04 W 450-07 B 350-10 P 500-05 P 700-02 GS 400-15 GS 700-2 EN 1561 EN 1562 EN 1563 100 150 200 250 300 350 350 450 350 500 700 400 700 4 7 10 5 2 15 2 230 220 150 220 290 265 155 Anche le ghise sono leghe di ferro e carbonio, in percentuali fra il 2 ed il 6%; come per gli acciai possono essere presenti altri elementi atti a conferire particolari caratteristiche. Gran parte del carbonio è presente sotto forma di grafite, perciò le ghise possono apparire al microscopio come acciai con inclusioni di grafite, sotto forma di lamelle o noduli. Caratteristica della ghisa è la sua buona colabilità che consente di ottenere getti di svariate forme e dimensioni, con una buona resistenza meccanica. Le ghise grigie da fonderia contengono intorno al 3 3,5% di C lamellare e dall 1 all 1,5% di Si. Generalmente i getti sono impiegati alla stato naturale da fusione, ma possono anche essere ricotti tra i 780 ed i 900 °C per addolcire il materiale, stagionati a 500 600 °C per eliminare le tensioni interne, induriti superficialmente alla fiamma o ad induzione. Le ghise bianche sono dure e fragili, non lavorabili all utensile in quanto gran parte del C presente è sotto forma di carburi di ferro: si usano solo quando sia richiesta essenzialmente resistenza all abrasione. Le ghise sferoidali contengono grafite uniformemente diffusa sotto forma di minute particelle di forma sferoidale, a seguito di inoculazione di Mg nelle ghise grigie al momento della colata. Hanno buona resistenza meccanica e sono suscettibili di trattamento termico, per cui sono ampiamente utilizzate per parti di macchine, attrezzature, ecc. Le ghise malleabili hanno resistenza paragonabile a quella degli acciai comuni, sono lavorabili, ed anche saldabili: si ottengono dalle ghise bianche con trattamento in forno dei getti, che porta a de- carburazione (ghise malleabili bianche) od alla trasformazione del carbonio in noduli di grafite (ghise malleabili nere). Altre ghise con buona resistenza e lavorabilità ottenuta con modifiche di struttura che rendono la grafite fine ed omogeneamente distribuita sono le meehanite e le aciculari. Fra le ghise speciali legate vi sono le NiHard, al nichel, particolarmente resistenti all abrasione anche a temperature elevate e ghise resistenti al calore (con Cr e Ni) ed alla corrosione acida (con Si) od alcalina (con Cu e Ni). Sono definite leggere le leghe di alluminio e di magnesio: in particolare le prime, con densità intorno a 3 e buone caratteristiche meccaniche, hanno un vasto campo di applicazioni. L alluminio impiegato da solo presenta diversi gradi di purezza, superiori al 99%, è assai facilmente deformabile, buon conduttore di calore ed elettricità, e,se molto puro, resistente alla corrosione. Le leghe d alluminio sono moltissime, ma si possono ricondurre ad alcuni tipi fondamentali, caratterizzati da elementi di lega quali il Si che aumenta la colabilità (silumin, silafont), il Cu che aumenta la resistenza meccanica (duralluminio, avional), lo Zn che aumenta la resistenza a trazione fino a valori paragonabili con gli acciai, ma anche la corrodibilità (ergal), il Mg che insieme a Cu ed Si migliora la resistenza alla corrosione (peraluman, anticorodal). Molte leghe sono utilizzate con trattamenti termici, badando che in questo ca- so la tempra addolcisce il materiale ed il successivo rinvenimento (anche come invecchiamento, a temperatura ambiente) aumenta la resistenza, per cui un particolare bonificato è più duro di uno temprato. La tabella XII indica alcune comuni leghe di alluminio (P, per lavorazione plastica, G, per fonderia), indicate secondo precedenti norme UNI e con i nomi con cui sono spesso conosciute. Nella pratica si fa spesso riferimento alla normativa americana AA, elaborata dalla Aluminum Association americana e rece- Tab. XII. ALCUNE LEGHE DI ALLUMINIO. RE min DESIGNAZIONE rif. tab. Uni TRATTAMENTO (N/mm2) (* ritirate) P- AlCu4MgMn P- AlMn1,2 P- AlMg4,5 P- AlMgSi P- AlZn4,5Mg G- AlSi 13 G- AlCu10FeMg G- AlZn5MgFe G- AlSi10CuMgNi 9002* 9003* 9005* 9006* 9007* EN 1706 3041* 3602* 3050 bonificato estruso estruso ricotto bonificato invecchiato bonificato 450 125 280 135 630 170 180 240 300 A % HB 12 35 22 25 7 4 0,5 4 0,4 112 37 75 30 170 50 75 90 110 NOME COMMERCIALE duralluminio aluman peraluman anticorodal ergal silumin alcufont inafond termafond APPLICAZIONI organi fortemente sollecitati parti poco sollecitate, profilati strutture soggette a corrosione marina serramenti, anodizzabile particolari di macchine molto sollecitati getti complessi parti resistenti a caldo, teste cilindri usi generali senza trattamento termico sollecitazioni a caldo, pistoni 449

Disegno tecnico industriale
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Volume 1