Norme per il disegno tecnico

Se il disegno è strumento primario per la comunicazione in ambito tecnico, o, come spesso si dice, il linguaggio della tecnica, è logico che le prime forme di normazione, nei diversi paesi, abbiano riguardato proprio il disegno tecnico, stabilendone, come per ogni linguaggio, le forme grammaticali e sintattiche che assicurassero chiarezza ed uniformità di significato. Anche fra le prime norme emanate dall UNI vi erano quelle relative al disegno, e precisamente quelle che fissano caratteri e linee da impiegare nei disegni tecnici. Nella figura 5 precedente si è fatto riferimento a quella prima norma sui caratteri e le cifre e ricordata la sua evoluzione. L evoluzione delle norme di disegno si è fatta sempre più rapida e risente, più che in altri settori, del continuo potenziamento dei metodi e degli strumenti informatici. Nella parte generale relativa alla normazione si è già fatto cenno al continuo enorme lavoro di aggiornamento ed armonizzazione della normativa internazionale, la cui importanza cresce di pari passo con la globalizzazione della produzione. Si può facilmente capire come, anche in questo testo, si scelga di fermare l attenzione sui punti principali delle norme, tralasciando particolarità specialistiche o comunque tali da non modificare la chiarezza di comunicazione. Si richiama comunque ancora l attenzione sulla possibilità (o meglio, l opportunità) di verificare lo stato della normativa, nel caso di applicazioni professionali,utilizzando i riferimenti ufficiali degli enti normatori, rintracciabili via Internet. Ricordando quanto detto in precedenza, si noti che le norme relative al disegno, in passato raccolte sotto la dicitura Disegni Tecnici oggi si trovano anche intitolate come Documentazione tecnica di prodotto e Specifiche geometriche dei prodotti-GPS . La serie di norme ISO 128 Fig. 11. Normografo. Fig. 12. Caratteri trasferibili. Fig. 13. Alcuni esempi di fonts. (TPD General principles of representation) raccoglie in diverse sezioni, di cui solo una parte è attualmente in vigore, tutte le regole generali per la rappresentazione tecnica. numerosissime di caratteri (fonts, fig. 13), per cui è prevedibile che anche la normativa liberalizzi l uso di diversi caratteri nei disegni tecnici, fatte salve chiarezza ed univocità di interpretazione. Possono tuttavia valere ancora alcune regole: distinguibilità dei caratteri (evitare confusioni fra lettere e cifre simili; ad esempio nelle indicazioni alfanumeriche che compaiono sui disegni si dovrebbero evitare per quanto possibile i caratteri D, I, J, l, O, Q per la possibile ambiguità con le cifre 1 e 0) spaziatura fra i caratteri di spessore almeno doppio rispetto a quello delle linee (per assicurare chiarezza in fase di riproduzione in riduzione) stessa grossezza di linee per caratteri maiuscoli, minuscoli e cifre (salvo particolari esigenze di differenziazione) altezze dei caratteri normalizzate 1,8; 2,5; 3,5; 5; 7; 10; 14; 20 mm; non minore di 3,5 mm per disegni su fogli di formato A 0 ed A1 (ved. paragrafo relativo ai formati). opportuno contrasto fra scritte e sfondo (con attenzione ai problemi della riproduzione); a questo proposito si ricorda che esistono prescrizioni specifiche per disegni destinati alla microfilmatura (UNI ISO 6428). Scrittura La norma UNI 7559 riportata nella figura 5 è ora sostituita dalla UNI EN ISO 3098 (richiamata in fig. 6), che, nelle sue varie parti, prescrive alcuni requisiti generali e successivamente esemplifica i caratteri dell alfabeto latino, ma anche greco e cirillico, nonché i vari segni particolari in uso nelle varie lingue europee. Per tutte le scritture (dritte o inclinate di 15° verso destra) è previsto, accanto al carattere leggero (tipo A), con rapporto 1:14 fra grossezza della linea ed altezza dei caratteri maiuscoli e 10:14 fra altezza dei caratteri minuscoli e maiuscoli, quello pesante (tipo B), con rapporto rispettivamente 1:10 e 7:10. Per consentire senza difficoltà il tracciamento di scritte conformi alle prescrizioni si utilizzavano apposite mascherine, i cosiddetti normografi, (fig. 11) anche se i disegnatori più esperti hanno sempre preferito una scrittura a mano libera, più «personale anche se riferita alle forme normalizzate. Successivamente vennero resi disponibili i caratteri ricalcabili, che accanto ai tipi normalizzati, offrivano una grande varietà di caratteri (fig. 12). Oggi, nei programmi di disegno automatizzato, si trovano serie Linee Il disegno è costituito da un insieme di linee ed è possibile affidare alle linee stesse il compito di trasmettere particolari informazioni, oltre che delineare il contorno di un oggetto. La ISO prevede una norma (ISO 128-2), 47

Disegno tecnico industriale
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Volume 1