Disegno tecnico industriale

Fig. 41. Il pannello frontale di un Hard Disk esterno: da sinistra si notano l ingresso dell alimentazione, la porta USB e la porta SATA. (fig. 41) hanno le stesse capacità di un disco fisso e possono essere facilmente collegati a diversi computer attraverso le comuni interfacce USB, Firewire, SATA e tramite cavo di rete. Gli hard disk esterni di piccole dimensioni (tipicamente con capacità fino a 2 TB) sono usualmente alimentati direttamente dalla porta USB e non necessitano di essere collegati alla rete elettrica. Un altro dispositivo di larghissima diffusione per il salvataggio di dati sono le chiavette USB (fig. 42), unità di memoria flash di piccole dimensioni, facilmente e rapidamente collegabili alla porta USB del computer. La capacità di questi dispositivi, noti anche come pendrive o penne USB, è cresciuta costantemente negli anni e ha attualmente raggiunto i 512 GB per i dispositivi di fascia più alta (capacità tipiche sono invece comprese tra gli 8 e i 32 GB) rendendo sempre più labile il confine tra questi dispositivi e gli hard disk esterni. Il trasferimento di file su dispositivi mobili, per l archiviazione, il back-up o la condivisione con terze parti, si rende ogni giorno meno necessario grazie alla diffusione del cloud storage, cioè la possibilità di accedere ai dati tramite un qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Questo può avvenire attraverso server aziendali dedicati (attraverso i protocolli smb o ftp) o aticati traverso servizi commerciali dedicati (spesso gratuiti per le necessità dii un utente privato). a, ha La scheda video (fig. 43), o scheda grafica, rala funzione di elaborare tutti i dati di tipo grafico e di inviarli al monitor attraverso l illu-minazione controllata dei pixel. Le schede video più moderne prevedono anche l accelerazione video attraverso un processore dedicato chiamato GPU (Graphics Processing Unit). Sebbene spesso vengano proposte schede video integrate nella scheda madre, che a fronte di una riduzione delle prestazioni del calco60 Fig. 42. Una chiave USB. latore possono consentire un risparmio dal punto di vista economico, per applicazioni avanzate come il CAD è bene disporre di un componente hardware dedicato. Ogni scheda video viene caratterizzata dai seguenti parametri: GPU, il processore grafico studiato e ottimizzato per i rendering 3D. I principali attributi di una GPU sono la frequenza di clock e il numero di pipeline che trasformano modelli tridimensionali in immagini bitmap. Risoluzione, cioè numero di pixel che compongono una riga orizzontale e verticale dell immagine. La prima scheda grafica introdotta dall IBM nel 1981 utilizzava il formato CGA (Color Graphic Adapter) e aveva una risoluzione di 320 x 200 pixel. Tre anni dopo nasceva la EGA (Enhanced Graphic Adapter) con una risoluzione di 640 x 350 pixel, seguita dalla VGA (Video Graphic Array) con 640 x 480 pixel. La maggior parte delle schede video attuali supporta come massima risoluzione 2560x1600 pixel, adatta per monitor da 30 in formato widescreen. Nei prodotti di fascia più alta si sta invece diffondendo lo standard 4K, equivalente a 4 schermi Full HD affiancati, con una risoluzione Fig. 43. Una scheda video. Nell area connettori si notano da sinistra verso destra le uscite S-Video, DVI e VGA. Nella parte posteriore si nota il dissipatore attivo della GPU. di 3840x2160. I principali formati video e le rispettive risoluzioni sono riportati in tabella XVI. Profondità di colore, è il numero di bit usato per descrivere la colorazione di un determinato pixel che compone l immagine. Con la profondità di un bit si intende che il relativo pixel potrà essere acceso o spento, e quindi ci si riferisce ad un immagine monocromatica; con 4 bit si ottengono 16 colori o 16 gradazioni (livelli) di grigio (24=16). Le schede video odierne lavorano a 32 bit, ossia 8 bit per ognuno dei tre colori fondamentali della sintesi additiva rosso, verde e blu (RGB, Red, Green, Blue) e 8 bit per il canale alpha dedicato alla gestione delle trasparenze. Il numero di colori effettivamente visualizzato è quindi equivalente a quello della profondità a 24 bit (224=16M). Le modalità di colore a 32 e 24 bit (16M di colori, con o senza canale alpha) prendono il nome di truecolor. Quantità e velocità (frequenza di clock) della memoria video, detta anche VRAM (Video RAM). La quantità di memoria è strettamente legata al concetto di risoluzione e profondità di colore. Ad esempio una risoluzione di 2560x1600 truecolor a 32 bit richiede una quantità minima di memoria pari a 2560 x 1600 x 4 byte = 16 MB. In realtà le schede video attualmente in commercio dispongono di quantità di memoria decisamente superiori (in genere variabile tra i 128 MB e i 4 GB) in modo da poter gestire l elaborazione grafica della GPU. Frequenza di aggiornamento (refresh verticale). il numero di volte al secondo in cui l immagine sullo schermo viene ridisegnata. La connessione della scheda video alla scheda madre del computer, un tempo effettu effettuata tramite lo slot AGP e prima ancora tra tramite slot PCI o ISA, avviene oggi tramite lo slot PCI Express, che consente una ve veloce connessione seriale in grado di trasferire dati fino a 16 GB/s. La connessione al monitor, che avveniva per i tradizionali sistemi CRT e per i primi LCD tramite la porta analogica VGA (Video Graphics Array), è stata ormai rimpiazzata dall interfaccia digitale DVI (Digital Visual Interface) che evita distorsioni d immagine e disturbi facendo corrispondere a ogni pixel nel computer un pixel

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Volume 1