Disegno “tecnico”

Quando si pensa al progetto , di una macchina o di un manufatto, immediatamente si pensa anche al disegno , cioè ad una rappresentazione dell oggetto, da diversi punti di vista o scomposta in parti, per renderne più facile la costruzione. Ciò sembra oggi del tutto normale, addirittura ovvio, ma in realtà per scoprire le origini di questa associazione di idee non si risale molto indietro nel tempo: infatti il disegno tecnico come è oggi comunemente inteso nasce in pratica solo alla fine del XVIII secolo, con la rivoluzione industriale, e non si trovano per i tempi più antichi documenti che si possano definire disegni tecnici costruttivi. opportuno però chiarire innanzi tutto alcuni termini. Se infatti si definisce disegno la rappresentazione su un piano bidimensionale, per mezzo di linee e segni, di un oggetto, reale od immaginario, allora ogni forma di raffigurazione è un disegno. Se si definisce disegno tecnico una rappresentazione dell oggetto finalizzata ad utilizzazioni pratiche, alla trasmissione di informazioni, si riesce a restringere il campo di interesse, escludendo quei disegni che si prefiggono di rappresentare gli oggetti per comunicare emozioni e sensazioni, od anche a scopo solo ornamentale, cioè quanto può essere definito disegno artistico (fig. 5). Il disegno artistico è quindi una forma di comunicazione, ma non di trasmissione ARTISTA PROGETTISTA Fig. 5. L artista ha la capacità di filtrare la realtà attraverso la sua sensibilità: le immagini di un quadro o di una scultura suscitano emozioni e sensazioni non univoche, diverse da persona a persona. Il progettista utilizza il disegno per modellare le forme e comunicare le specifiche tecniche e funzionali in modo univoco e completo; il disegno è il risultato di calcoli, dimensionamenti, ottimizzazione di forme che derivano da complessi studi; in definitiva l elevato patrimonio conoscitivo del progettista viene estrinsecato attraverso il disegno. oggettiva di informazioni. Così si può comprendere il tentativo dei pittori futuristi di rappresentare il movimento, ma non sempre l immagine risulta chiara nella definizione dell oggetto (fig. 6). La rappresentazione di un oggetto in grado di trasmettere un informazione corretta dipende tuttavia dall ambiente culturale in cui si opera, per cui chi raffigura in un certo modo un oggetto sa che chi guarda è in grado di comprendere la figura in tutti i suoi significati. noto ad esempio che nell antico Egitto la rappresentazione era condotta in modo da presentare nello stesso disegno parti di profilo e di fronte (fig. 7): questi elementi definivano una persona od una divinità nei suoi aspetti più significativi e non suscitavano in chi li vedeva la stessa sensazione di rappresentazione scorretta che può provocare in noi. Un procedimento analogo era utilizzato anche per rappresentare completamente una costruzione. Fig. 7. Testa e gambe di profilo, occhio e Fig. 6. Dinamismo di un ciclista , di Boccioni (1913), in un francobolli di San Marino. torso di fronte: la tipica rappresentazione degli antichi Egizi trasmette con un unica immagine il massimo di informazione ed il disegno, pur con aspetti realistici, è convenzionale, basato su un particolare codice di raffigurazione ed interpretazione. 9

Disegno tecnico industriale
Disegno tecnico industriale
Volume 1