GIOVANI CAMPIONI - È tutto un dono. Sandra Sabattini di

a ri a Giovani campioni im Pr Claudio Russo Autore Tutto è dono Sandra Sabattini «Spesso osservavo Sandra quando entrava sola in cappella, con la bambola in una mano e la corona nell altra. Si inginocchiava nell ultimo banco e chinava la sua testolina. Restava un po , poi usciva e felice seguiva il gruppo , raccontava un animatrice ricordando quella bambina di 7 anni. Chi era Sandra? Dove aveva maturato la sua fede? Che cosa lo portò a fare? Sandra Sabattini era nata il 19 agosto 1961 a Riccione; il giorno seguente venne battezzata. La sua famiglia, profondamente cristiana, viveva a Misano Adriatico. Nel 1965 la famiglia si trasferì a Rimini per andare ad abitare nella canonica della parrocchia di San Girolamo, dove era parroco lo zio di Sandra, fratello della madre. Questa circostanza permise alla piccola di partecipare assiduamente alla preghiera coltivando un legame personale con il Signore. Sandra aveva sempre con sé una coroncina del Rosario, una di quelle piccole con dieci palline. La nonna raccontava che la sera trovava la nipotina addormentata nel letto con la corona tra le mani. In un altra occasione, quando era ancora una bimba di scuola elementare, la trovarono all una del mattino assorta in contemplazione davanti al tabernacolo. «Si alzava presto, di buon mattino, per trovarsi sola in meditazione, magari al buio, davanti al Santissimo Sacramento, prima che arrivassero altri in chiesa raccontava lo zio sacerdote . Il primo giorno dell anno, dall una alle due di notte, stava davanti a Gesù in adorazione. Amava pregare seduta in terra, in segno di umiltà e povertà . Sandra amava anche dipingere, a suonare il pianoforte e correre come velocista in una squadra L Ora di Religione di atletica leggera. Tutto questo senza trascurare la scuola, dove andava bene. A poco più di dieci anni, il 24 gennaio 1972, cominciò a scrivere riflessioni e pensieri spirituali all insaputa di tutti. A 12 anni fece un incontro fondamentale: conobbe don Oreste Benzi e la Comunità Papa Giovanni XXIII, un gruppo di persone la cui vocazione consiste nel «conformare la propria vita a Gesù e condividere direttamente la vita degli ultimi, mettendo la propria vita con la loro e facendosi carico della loro situazione . Qui Sandra maturò la sua vocazione cristiana e, profondamente unita al Signore, si prodigò per trasmettere l amore divino ai poveri, agli abbandonati e ai tossicodipendenti. Nel settembre 1974 Sandra partecipò a una vacanza di condivisione con ragazzi disabili, presso la casa Madonna delle Vette ad Alba di Canazei, sulle Dolomiti. Un esperienza intensa, tra la natura, e faticosa per l accudimento delle persone disabili. Sandra ne rimase folgorata. Tornata a casa, disse alla mamma: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che non abbandonerò più . Durante il liceo seguiva i poveri a domicilio e sensibilizzava tutta la Comunità parrocchiale ai bisogni delle persone disabili. Quando i poveri bussavano alla porta di casa, lei non si accontentava dell offerta lasciata dalla famiglia, ma correva dietro loro e cercava di aggiungere sempre qualcosa dai suoi risparmi. Iniziò una intensa e limpida relazione con Dio, tanto che allo zio prete diventò sempre più naturale trovarla in adorazione davanti all Eucaristia, mentre genitori ed amici sempre più spesso la vedevano, di norma seduta a terra, assorta in meditazione o impegnata 54 Settembre-Ottobre 2022

L'Ora di Religione - N° 1
L'Ora di Religione - N° 1
Settembre - Ottobre 2022