L'Ora di Religione - N° 3

Dialogare, negoziare, mediare Il dialogo costruttivo chiede apprendistato. Infatti, a dialogare si impara: perciò è necessario costruire spazi di dialogo in famiglia, a scuola, nella società civile. Nella scuola è essenziale favorire l espressione degli alunni, l analisi critica di un tema o di un fatto, l approccio a una situazione in modo problematico per attivare la ricerca collaborativa di soluzioni. I modi per farlo esistono e sono patrimonio della didattica: la discussione, lo studio di caso, il problem solving, ecc. Nella classe è evidente che l insegnante, in quanto adulto, fa da garante delle condizioni per un autentico dialogo argomentativo e critico. L IRC contribuisce in modo significativo allo sviluppo di questa competenza sociale: dai piccoli ai grandi, è attraverso la parola attenta e gentile, il confronto critico e la condivisione serena e rispettosa, che agli alunni è data la possibilità di affrontare e confrontarsi con i problemi della condizione umana e la diversità culturale dall ottica particolare, ma irrinunciabile, della religione. Imparare a dialogare per gestire un conflitto significa anche acquisire la capacità di negoziare. Che cosa vuol dire e come si fa? Negoziare è saper far emergere un conflitto e affrontarlo per cercare una soluzione. un processo: eccone i passi fondamentali. Evitare reazioni a caldo e il muro contro muro : lasciare che il tempo raffreddi le emozioni e disinneschi la dinamica di azione e reazione. Distinguere la persona dal problema: mantenere l attenzione sulle ragioni del conflitto impedisce di attaccare la persona che lo rappresenta. Ricercare l interesse comune: trovare un terreno comune su cui fondare la ripresa della relazione e la ricerca di soluzioni. Esplicitare il conflitto: saper parlare del problema considerando anche gli aspetti emotivi e riconoscendo fino a dove si può sostenere e gestire la tensione conflittuale. Quando si cerca di negoziare i conflitti nella società o tra nazioni la situazione è certo più complessa, ma i passi sono gli stessi. Spesso, tuttavia, è necessaria la figura di un mediatore il cui compito è aiutare le parti a trovare una soluzione sulla quale il loro rapporto possa riprendere. L Ora di Religione La mediazione efficace Solo una breve nota, nella convinzione che identificare gli elementi di efficacia di una mediazione sia utile all insegnante chiamato a mediare un conflitto. Scopo della mediazione è riaprire una comunicazione interrotta e ricostruire lo spazio per il dialogo argomentativo, lasciando poi alle singole persone la libertà e la responsabilità di prendere decisioni sul conflitto. Chi media deve essere autorevole ed empatico: non deve giudicare né prendere le parti di uno o l altro; deve saper ascoltare; guidare e sostenere le parti nel percorso per la ripresa della relazione; fornire una lettura profonda e consapevole della situazione. La mediazione si svolge in tre fasi successive: la comprensione delle ragioni del conflitto e ciò che è importante per le parti; spostare l attenzione sulle possibilità future della relazione; ricercare l accordo. La speranza per il futuro All origine di un conflitto c è sempre un evento che provoca la reazione emotiva delle persone. Sono emozioni negative quali la rabbia, la paura, la vergogna, la gelosia, il disprezzo, ecc., frutto della personale interpretazione di quel fatto. Saper affrontare un conflitto significa non solo far emergere, riconoscere, accettare e far decantare le emozioni, ma anche trasformarle in emozioni positive. Come? Con la verbalizzazione, per «dare voce alle proprie emozioni e condividerle con l altro; orientando le emozioni verso il desiderio di ristabilire relazioni pacifiche e collaborative così da aprire alla possibilità di soluzione creativa, affidata al futuro, ma già riconosciuta possibile nel presente. Se riesco a percepire una via d uscita possibile dalla condizione negativa, posso sperare che la situazione si risolva nel futuro. La speranza è strategica perché mi permette di immaginare un futuro diverso e mi spinge ad agire per il cambiamento. evidente come non sia credibile sperare nella pace senza lavorare per la pace. sono a disposizione alcuni suggeriNei menti per l approfondimento del tema e il nocciolo in forma estesa. 17 IL NOCCIOLO Il valore dell apprendistato al dialogo argomentativo, critico e ragionevole attraverso cui a ciascuno è dato di affrontare e gestire il conflitto interpersonale. Dicembre 2022 IdR ni, pregiudizi. Solo l analisi critica permette di trovare una soluzione ragionevole al disaccordo. avviato da un «problema aperto , che richiede la «ricerca collaborativa della soluzione ottimale. Impegnarsi nel dialogo argomentativo porta ad adottare, da un lato, uno stile comunicativo non violento; dall altro, esprime la fiducia nell altra persona e nella possibilità concreta di risolvere un problema ascoltandosi e valutando le diverse possibili soluzioni.

L'Ora di Religione - N° 3
L'Ora di Religione - N° 3
Dicembre 2022