L'Ora di Religione - N° 3

La finestra racconta Incominciamo questo nostro percorso che ci porta alla luce del Natale con un attività sull Annunciazione, questo momento intimo e fondamentale che avviene proprio tra le mura di una casa, quella di Maria, la «piena di grazia . «Il Vangelo della Liturgia della Solennità dell Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria ci fa entrare nella sua casa di Nazaret, dove riceve l annuncio dell angelo (cf Lc 1,26-38). Tra le mura di casa una persona si rivela meglio che altrove. E proprio in quella intimità domestica il Vangelo ci dona un particolare che rivela la bellezza del cuore di Maria. (...) In quella casetta a Nazaret palpitava il cuore più grande che una creatura abbia mai avuto. Cari fratelli e sorelle, è una notizia straordinaria per noi! Perché ci dice che il Signore, per compiere meraviglie, non ha bisogno di grandi mezzi e delle nostre capacità eccelse, ma della nostra umiltà, del nostro sguardo aperto a Lui e agli altri. Con quell annuncio, tra le povere mura di una piccola casa, Dio ha cambiato la storia (Papa Francesco, Angelus, 8 dicembre 2021). Per iniziare, vogliamo proporvi un racconto che presenta il Vangelo da un punto di vista differente, ossia dalla finestra: stando ferma, osserva tutto ciò che fanno e si dicono Maria e l arcangelo Gabriele nella casa di Maria. Il racconto è tratto dal libro di Chiara Pellicci C ero anch io, edito EDB, in cui animali, piante e oggetti raccontano episodi del Vangelo dal loro punto di vista: la finestra di Maria spalancata sul mondo. «Tra tutte le posizioni possibili, la mia era molto privilegiata: la finestra di una camera da letto ha sempre un punto di vista particolare perché, anche senza volerlo, si trova a condividere le riflessioni serali della coscienza, le preghiere che si affidano a Dio prima di addormentarsi, le lodi del risveglio, le speranze di ogni mattina. Ma io non ero la finestra di una semplice L Ora di Religione 21 Dicembre 2022 Infanzia La casa custodisce tutto ciò che per noi c è di più caro, ed è proprio qui che viviamo i momenti più intimi, quelli che vogliamo condividere solo con le persone che amiamo. Uno di questi momenti, uno dei più importanti, è proprio il Natale, una festa che ogni anno attendiamo con gioia nelle settimane che la precedono e che trascorriamo volentieri nella nostra casa o nella casa dei nostri parenti più cari. Non c è posto migliore. Natale, in latino, significa «nascita , e le origini molto antiche di questa parola richiamano, in greco, anche il termine «figlio . «Nascita e «figlio sono due parole ricche di significato che racchiudono il senso della vita, e Natale è il momento più giusto per celebrarla, il momento in cui ognuno di noi si concede più tempo per riflettere su di sé, sul proprio operato e sulle proprie scelte, giuste o sbagliate che siano. Questo attimo di silenzio e di pace ci serve per rigenerarci, ritrovarci e rinascere. Noi siamo il più grande dono che possiamo fare a noi stessi e a chi ci ama. Festeggiare il Natale vuol dire amare la vita, e la tua casa può accoglierlo così come accoglie te. La casa rappresenta ciascuno dei membri che la abitano e la vivono. Grazie a essa, ai suoi spazi, ai suoi colori, ognuno ha un continuo dialogo con se stesso. Le sue stanze sono le mappe nascoste delle nostre emozioni, e questa festa, così speciale e profonda, è una di quelle occasioni che può aiutare a visualizzarle e a viverle in maniera piena. Qui non esistono gesti formali, ma familiari. Soprattutto a Natale si è più propensi a condividere e non c è proprio spazio per la solitudine. Una comunione che viene vissuta con gioia insieme alla propria famiglia, agli amici e alla comunità nel calore del focolare e di una tradizione a cui si sente di appartenere profondamente. Questo è un periodo dell anno in cui le ombre sono più lunghe, ma è anche il momento in cui il buio cede il passo alla luce, una luce che troviamo nella nascita di Gesù che viene a rischiarare le nostre vite e le nostre famiglie, una luce che continuerà a illuminare e sempre più avrà forza per brillare. Sarà anche per questo che a Natale si usa addobbare la casa di luci e candele. Allora vi auguriamo che i vostri occhi possano essere pieni di luce (gli antichi dicevano «occhi di lucerna ), in modo che voi possiate cogliere tutto ciò che vi circonda e che a volte sfugge, e che attraverso la lettura di ciò che accadde quel giorno a Betlemme, e anche al gioco e alle attività che vi proporremo, far risplendere quella luce speciale anche negli occhi dei vostri bambini.

L'Ora di Religione - N° 3
L'Ora di Religione - N° 3
Dicembre 2022