L'Ora di Religione - N° 4

Questi mezzi sono accessibili a ogni età, per ogni esigenza e ogni gusto, e sui bambini esercitano un fascino tutto particolare. Oggi siamo di fronte a un invadenza digitale e tecnologica nei confronti dei bambini: i moderni strumenti tecnologici sono i padroni degli svaghi infantili; la vita infantile è strumentalizzata e la sensibilità diventa tecnodipendente. La crisi del giocattolo è largamente visibile; oggi vanno di moda i tablet, i videogiochi, gli smartphone, i toys elettronici, ecc., che sono un altra cosa dai giocattoli sui quali erano cresciute le generazioni precedenti nell esercizio ludico della riproduzione della realtà. Si ha la sensazione che stiamo crescendo esseri umani precoci, riducendo progressivamente quella distanza tra bambini e adulti in fatto di svaghi, segreti, esperienze che vi era in passato. I nativi digitali sono figli della nostra epoca tecnologica. La pandemia ha dilatato i tempi di permanenza anche dei bambini molto piccoli sui dispositivi tecnologici, diventati spesso strumento sostitutivo di giochi e compagnia. In base a indagini realizzate recentemente, sembra che sette bambini italiani su dieci, tra i 5 e i 10 anni, preferiscano giocare con smartphone e tablet piuttosto che con divertimenti tradizionali o con gli amici. Un isolamento che innalza i rischi per la sicurezza: a diversi bambini arrivano on line messaggi da sconosciuti e proposte di sfide pericolose. Di fronte a questo stato di cose, diverse domande sorgono nell educatore che riflette sui processi evolutivi dei bambini, soprattutto nei primi anni di vita. Che cosa può significare un uso precoce, diffuso e prolungato dei mezzi tecnologici per la formazione della personalità infantile? Che cosa offrono ai bambini e che cosa tolgono? Le risposte a questi e a diversi altri interrogativi che gli adulti si pongono, spesso con preoccupazione e inquietudine, cominciano ad arrivare e a trovare ripetute conferme, anche se non si possono certamente ignorare gli straordinari e molteplici vantaggi che questi mezzi offrono alle persone di ogni età. Esiste ormai un abbondante letteratura sul tema dei social e del loro (prolungato) uso da parte dei bambini, e si elencano i loro possibili effetti. Ad esempio: conseguenze per lo sviluppo fisico; dipendenza dai videogiochi; ripercussioni sulla vita emotiva (confusione tra reale e virtuale, maggiori probabilità di emozionarsi di fronte al virtuale anziché di fronte al naturale); ripercussioni sulla vita di relazione e rischio di isolamento sociale; forme di ipereccitazione e maggiori difficoltà a L Ora di Religione controllare il proprio comportamento, con conseguente difficoltà per quanto riguarda la capacità di attenzione a scuola (secondo la testimonianza delle insegnanti che si occupano dei bambini, sono in aumento quelli che alla scuola dell infanzia hanno problemi di attenzione e di linguaggio). Il ruolo degli educatori L esposizione precoce alle tecnologie dell informazione e della comunicazione da parte dei bambini potrebbe far pensare che in questo modo si favorisca una modalità di apprendimento facile e quasi spontanea, ma viene da chiedersi se non sia necessario tornare ancora una volta a comprendere che tutto ciò che si apprende è frutto di fatica e il grado di istruzione è direttamente proporzionale all impegno. L Organizzazione Mondiale della Sanità richiama una verità antica che oggi si rischia di trascurare: i bambini piccoli hanno bisogno di giocare, muoversi, correre ed esplorare. opportuno, quindi, evitare soprattutto la sedentarietà e ridurre il tempo passato davanti ai social: gli schermi, che siano di televisioni, tablet o videogiochi, dovrebbero essere presenti in modo assai ridotto nei primi anni di vita. Per gli adulti (in particolare i genitori), si tratta di un compito delicato e importante, anche se non di facile soluzione; le pubblicazioni che possono essere di aiuto per questo compito non mancano. Sembra che agli educatori che vogliono stare accanto responsabilmente ai bambini nell uso dei social siano necessarie anzitutto due cose. In primo luogo, un impegno per documentarsi su quella che ormai è considerata una vera e propria rivoluzione nel campo educativo: come sopra richiamato, l esposizione precoce e prolungata ai social incide profondamente sulla relazione educativa. In secondo luogo, non pensare che sia decisivo porre semplicemente delle restrizioni nell uso dei social, ma coltivare la convinzione che una presenza autorevole, l offerta ai bambini di occasioni e modalità alternative di impiegare il proprio tempo, un autentico interesse a passare del tempo con loro unito alla disponibilità e capacità di ascolto possono ottenere sicuramente effetti benefici. 11 IL NOCCIOLO Nativi digitali? Sì, ma in mezzo a tanti pericoli. Gennaio 2023 IdR Gli effetti sui bambini

L'Ora di Religione - N° 4
L'Ora di Religione - N° 4
Gennaio 2023