RACCONTARE PER EDUCARE - Il ghiacciolo curioso di Bruno

a zi n Raccontare per crescere fa n I Bruno Ferrero Salesiano appassionato di storytelling per l educazione Il ghiacciolo curioso Una storia sulla generosità e l altruismo. IL RACCONTO In una selletta delle Alpi sotto un roccione sporgente, c era la tana di una lepre di montagna. Quella lepre ogni tanto faceva capolino. Come tutti gli animali selvatici, era povera in canna e viveva nutrendosi di ogni sorta di erbaggi. Aveva però due vestiti, un lusso che la natura le concedeva gratuitamente e senza pericolo di farla diventare ambiziosa. I fiori, che vedevano la lepre d estate, conoscevano bene il suo giubbetto color grigio-bruno con la gran toppa bianca sul petto. I ghiacci e le nevi, che la vedevano d inverno, conoscevano invece il suo candido, attillato pastrano. Anche i ghiaccioli, che pendevano numerosi e impettiti dall ingresso della tana, stavano ad ammirarla un po invidiosi per ore e ore, avvolta nella sua pelliccia bianca. I fiori che segnavano il tempo di primavera e d estate non consideravano la lepre un personaggio importante, pensando che avesse, come tutti gli altri animali, un solo vestito. Ma le rocce e gli abeti, che la vedevano in tutte le stagioni, sapevano benissimo che i suoi vestiti erano due, e avevano di lei grande stima perché la ritenevano una bestia facoltosa e tuttavia sempre umile, riservata e gentile. Sul finire dell inverno, mentre la lepre si preparava a cambiare vestito perché l aria si era fatta meno cruda e ormai le nevi avevano preso congedo, sul roccione sovrastante la tana si vide un ghiacciolo ostinatamente aggrappato all orlo di una fenditura. L Ora di Religione «Non ti decidi ad andartene? , gli chiese un giorno l abete più vicino. «I tuoi fratelli sono già partiti da un pezzo! Finirai col non riuscire a raggiungerli! . «Andarmene io?... Io non me ne vado: rimango. Durante l inverno non ho fatto che sentire decantare la primavera con i suoi colori, l estate con la sua luce, il vento che sembra una carezza, la gioia dei fiori e dell erba, e il cielo tutto lucido e pulito Perfino le lepri so che mutano d abito, come per prepararsi a una festa. Perché proprio io non dovrei conoscere tante belle cose? Ho deciso perciò di restare fino alla primavera, magari fino all estate! . «Resta pure, se ci riesci! . «Questo, amico bello, è affar mio! . Quando l aria cominciò a intiepidire, il ghiacciolo volle mettersi al riparo dal sole. Si staccò dalla fenditura con un crepito secco e si lasciò cadere in una incavatura della roccia nella quale il sole non batteva e da cui avrebbe potuto assistere comodamente allo spettacolo atteso. Ma quando si fu fermato, sentì che era caduto addosso a qualcosa. «Che maniera villana di presentarsi! , brontolò quel qualcosa. «Sono veramente mortificato! esclamò il ghiacciolo . Non avevo visto che c era lei. Se permette, anzi, mi presento: io sono un ghiacciolo, l ultimo ghiacciolo dell inverno . «Bene, tanto piacere. Io sono una cartuccia da fucile da caccia! . «Ma come si trova qui, signora cartuccia? carica o scarica? Che cosa ne pensa della primavera e dell estate? Quali programmi ha per il futuro? . «Ragazzo, non prendiamoci confidenze! Io non sono avvezza a discorrere con i ghiaccioli, ma siccome qui mi annoio, accetto di risponderti . 32 Marzo 2023

L'Ora di Religione - N° 6
L'Ora di Religione - N° 6
Marzo 2023