Disegno tecnico industriale

P Fab Fcd LO Fs M1 P M2 1 G H1 C1 E1 B' A1 Tc Td b a Ta F Tc LT Tb c (B) E F B Td Fab A Ta B P Tb r Fcd Fig. 48. Prospettiva accidentale di un cubo con punto di vista spostato. lele secondo due direzioni ortogonali nel piano orizzontale, mentre le linee verticali rimarranno verticali, determinate con le intersezioni delle verticali con le linee convergenti nei punti di fuga. Per tracciare la prospettiva di un cubo (fig. 48) si parte come nel caso precedente dalla vista in pianta su cui viene indicata la traccia r del quadro prospettico e la proiezione V del punto di visione. Da questo si tracciano le parallele agli spigoli scelti come principali, le cui intersezioni con la traccia individuano le proiezioni dei punti di fuga: da queste risalendo sulla linea di orizzonte si trovano i punti di fuga. Si ottengono analogamente altri punti di fuga ausiliari, per direzioni interessanti, ad esempio di assi di simmetria o di diagonali. Sulla proiezione ortogonale orizzontale, con centro nelle proiezioni dei punti di fuga, gli archi di cerchio passanti per il punto di stazione consentono di determinare, in modo analogo ai punti di fuga, i cosiddetti punti di misura, o misuratori, M1 ed M2 (fig. 49) che vengono utilizzati per definire la lunghezza dei segmenti posti sulle linee della prospettiva concorrenti nei punti di fuga. Per costruire ad esempio la prospettiva del quadrato si riportano infatti i punti misuratori sulla LO mentre sulla LT si riportano i punti (F) e (B) ottenuti ribaltando sulla traccia i punti F e B con archi di (F) r Fs M1 A M2 (B) Fd V V 244 LT A{A' (F) d E LO F' B1 h{l E' D1 F1 Fd Fig. 49. Tracciato con il metodo dei punti misuratori. Fig. 50. Con costruzioni analoghe a quelle viste in precedenza, utilizzate in senso inverso, si possono ricavare da una fotografia (proiezione centrale) le proiezioni ortogonali, in scala, di un oggetto. Ovviamente, in considerazione della possibilità di ottenere in rappresentazione prospettica immagini uguali di oggetti diversi, a seconda della loro posizione rispetto al quadro, occorre precisare alcune condizioni iniziali (da G. Cento, ridisegnato).

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Volume 1