Ombreggiatura e chiaroscuro

cerchio di centro A; le linee che collegano A rispettivamente con i punti di fuga Fs a sinistra ed Fd a destra individuano i punti F e B come intersezioni con la (F)M2 e la (B)M1. Nella pratica la costruzione di forme complesse viene per lo più realizzata con approssimazione a forme semplici di più immediata tracciatura. Tenendo presente quanto finora detto, la normativa definisce tre metodi per l esecuzione di prospettive: a) metodo del taglio b) metodo delle fughe c) metodo dei misuratori a) è il metodo semplice ed intuitivo, basato sul trasporto dei punti dalla vista dall alto alla vista prospettica; la difficoltà consiste nella precisione richiesta per in- dividuare le diverse intersezioni; b) nella vista dall alto si prolungano gli spigoli dell oggetto fino ad intersecare la traccia del quadro; riportati sulla linea di terra e congiunti con i punti di fuga determinano i limiti del fascio di rette che racchiude l oggetto c) utilizza direttamente, come ora visto, le dimensioni dell oggetto, usando i punti misuratori per determinare la riduzione prospettica: si riportano cioè le dimensioni dell oggetto sulla linea di terra ed i relativi punti limite vengono uniti ai punti misuratori, intersecando sulle tracce orizzontali (in prospettiva) dei piani verticali con le dimensioni correttamente ridotte in prospettiva. Nel disegno illustrativo si tende a rendere più realistica l immagine di un oggetto con l uso delle ombre che rendono più immediata la percezione della forma. Questo argomento ha sempre costituito un capitolo importante nei trattati di disegno, ma attualmente la rappresentazione realistica, compresa sotto la dicitura di rendering, si sta evolvendo con l uso delle tecniche di disegno con elaboratore e viene perciò più ampiamente trattata nel cap. 10 del secondo volume di questo testo. Risultati notevoli dal punto di vista illustrativo erano presenti anche in disegni del passato, in genere in disegni architettonici (fig. 51) ma anche in disegni a carattere industriale: si vedano a titolo di esempio le tavole ottocentesche di allievi della Scuola di Ingegneria di Torino (figg. 52 e 53) Per quanto riguarda il disegno manuale, a livello di schizzo, sono sufficienti alcuni cenni. Fig. 51. Effetti d ombra per dare profondità all immagine (E. Boullèe, 1790 ca.). Altre applicazioni Ci si è limitati ad alcuni cenni sulla prospettiva per il motivo più volte sottolineato del suo ridotto impiego in disegni di tipo meccanico, per cui comunque, fra quelli indicati, risulterebbe più idoneo il metodo dei misuratori. A maggior ragione non ci si è soffermati su prospettive come quella obliqua (o razionale), che accanto ai due punti di fuga sulla linea di orizzonte ne prevede un terzo, sopra o sotto detta linea e richiede accanto alla vista preparatoria dall alto anche una vista laterale o frontale. Restando nel campo della prospettiva ha un certo interesse pratico anche il problema inverso, di ricavare le viste ortogonali partendo da una vista prospettica, quale si ha ad esempio in una fotografia (fig. 50). Fig. 52. Tavola di allievi della Scuola di Ingegneria di Torino (XIX secolo). Fig. 53. Utilizzo delle tecniche di ombreggiatura in un disegno industriale ottocentesco. 245

Disegno tecnico industriale
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Volume 1