Disegno tecnico industriale

Designed with unita a quelle esistenti (contrariamente al caso dei solidi, per i quali l unione tra solidi generati dalle diverse funzioni è automatica). Ciò è riscontrabile anche visualizzando la cartella corpi di superficie presente nell albero delle feature . La cartella elenca tutti i corpi di superficie presenti nel modello: in questo caso ce ne sono tre. L immagine a destra della figura 9 (in cui i corpi di superficie sono mostrati singolarmente) fa comprendere le corrispondenze: il primo corpo di superficie rappresenta il pezzo da stampare, il secondo rappresenta la superficie del raccordo non rifilata correttamente, ed infine il terzo mostra il corpo di superficie panare precedentemente modellata. possibile unire dei corpi di superficie utilizzando il comando unisci superficie . Fig. 9 Fig. 10 Si utilizzi il comando per unire la superficie planare con il resto del modello: dopo aver attivato il comando unisci superficie si clicchi sul corpo della superficie planare e sul corpo della superficie contigua (come mostrato in fig. 10). Il risultato di figura 10 a destra mostra che le due superfici sono saldate, in quando i bordi che delimitano la superficie planare non sono più di colore azzurro, e il numero di corpi di superfici è passato da 2 a 3 nella cartella corpi di superficie . Fig. 11 334 Per la correzione del raccordo verrà utilizzata la tecnica più semplice possibile ossia sfruttare la simmetria del modello. Verrà seguita questa procedura: verrà eliminata la metà del modello con il problema sul raccordo verrà eliminato il corpo di superficie non rifilato correttamente verrà solidificata la superficie verrà specchiato il modello per ottenere nuovamente la figura intera. Per eliminare metà modello è possibile utilizzare il comando superficie rifilata presente nella scheda superfici del command manager. Si selezionino: tipo di accorciatura standard strumento di accorciamento il piano frontale del componente mantieni selezioni selezionando la parte del modello evidenziata in fig. 11.