Disegno tecnico industriale

Gli schizzi Nel disegno tecnico è definito schizzo il disegno di un particolare o di un gruppo, eseguito a mano libera, senza vincoli di precisione. Questo tipo di disegno accompagna la progettazione, costituendo un appunto per fissare idee, proporre soluzioni, esplorare forme alternative, preliminare ad un più rigoroso disegno costruttivo (fig. 28). Lo schizzo può essere assonometrico (talora prospettico) o in proiezione ortogonale: spesso le varie rappresentazioni si accompagnano con ingrandimento di dettagli ed indicazioni accessorie. Spesso lo schizzo viene fornito dal progettista ad un disegnatore esecutivo, che lo trasforma in disegno di fabbricazione, e talvolta diviene esso stesso disegno di fabbricazione, nel caso di oggetti semplici e con operatori qualificati (fig. 29). In questo caso, per motivi di chiarezza, sono rispettate le norme e le convenzioni del disegno tecnico (ovviamente in modo approssimato per quanto riguarda linee, scritture, scale, ecc. e con maggiore attenzione a quotature e rappresentazioni semplificate). Gli schizzi, nonostante l apparenza, sono un elemento di importanza fondamentale nel disegno tecnico, sia perché la loro esecuzione non necessita di strumenti ed attrezzi, tranne carta e matita (a parte la possibilità di esecuzione anche al computer!), sia soprattutto per il loro significato di studio e comprensione rapida di particolarità progettuali e costruttive. Da quest ultimo punto di vista sono essenziali anche nell apprendimento del disegno, facilitando la comprensione della visione spaziale partendo dalla rappresentazione bidimensionale, e viceversa: lo schizzo conseguente al rilievo dal vero è un esercizio fondamentale a questo proposito (fig. 30). Fig. 30. Rilievo di dimensioni dal vero. 358 Fig. 28. Schizzi preliminari di D Ascanio per la Vespa. Fig. 29. Uno schizzo d officina.

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Disegno tecnico industriale
Volume 1