L'Ora di Religione - N° 1

Primo passo: l ascolto Comunicare è sostanza e nutrimento in tutte le relazioni, e il primo passo è l ascolto empatico. Non c è dialogo senza il nostro impegno a comprendere quanto l altro vuole comunicare. Non si tratta di tacere per prendere a turno la parola registrando ciò che si dice, ascoltare in modo «attivo significa fare spazio dentro di sé, decentrarsi per accogliere l altro. Empatia è attitudine all ascolto, non è passività, ma attivare la concentrazione nel silenzio del proprio dialogo interiore affinché il nostro ritirarci consenta all altro di sentirsi accolto nella sua particolare condizione. scegliere di «agire e non «reagire attraverso automatismi, ma ascoltare quanto accade dentro e fuori di noi nella relazione. «Ascolto attivo ascolto empatico equivalgono ad ascoltare con la mente e con il cuore, è predisporsi a cogliere le emozioni e i vissuti della persona dal suo punto di vista, penetrare nel suo universo soggettivo rimanendo lucidi senza identificarsi emotivamente. «Si ascolta con efficacia solamente quando si fa silenzio dentro se stessi, interessandosi realmente all altro, tentando di comprendere il significato delle parole. Quando mettiamo tra parentesi le comunicazioni intrapsichiche che chiedono diritto di cittadinanza dentro noi stessi (E. Mounier). L ascolto attivo Come riuscire a tradurre la prossimità di cui siamo depositari e l empatia attraverso la comunicazione? Le abilità sociali sono frutto di apprendimento e non di predisposizioni innate, sono il risultato di esperienze educative. Come si imparerebbe a leggere e a scrivere, così anche a stare con gli altri e ad interagire in modo più o meno soddisfacente. La tecnica dell ascolto attivo è un potente strumento per incoraggiare un dialogo autentico. La nostra disponibilità all accoglienza senza giudizio, all accettazione per ciò che si è, aiuta l altro a esprimersi, riduce fraintendimenti e rende efficace la comunicazione favorendo la relazione. Allenarsi a stimolare il confronto e il dibattito utilizzando l ascolto attivo significa sperimentarsi in una posizione diversa da quella abituale. Cedere il passo per rendere protagonista l altro è di grande vantaggio in termini di fiducia e valore sia in un contesto classe, in cui solitamente si è valutati e soggetti a direttive, sia in una relazione tra pari grado. IdR e comunicazione La nostra vocazione come IdR non può prescindere dal collocare le relazioni interpersonali all interno L Ora di Religione di un orizzonte di significato: i comportamenti veicolano valori universali di senso. Il messaggio silenzioso di «come trattiamo gli altri vale molto di più di «che cosa consigliamo a parole. Ogni persona utilizza le proprie abilità sociali per raggiungere obiettivi, ma gli interventi educativi e le nostre relazioni non raggiungeranno le mete desiderate se usiamo di solito il linguaggio della non-accettazione. L accettazione non va confusa con la parola «approvazione , non si tratta di rinunciare ai propri valori o idee per facilitare l altro. Il riferimento è diretto al «rispetto profondo per la persona più che ai comportamenti; accetto la persona, non le sue scelte. Accettare è «mettersi nelle scarpe dell altro , riconoscere che è libero di avere il suo modo di sentire e pensare, questo non significa approvarlo, ma permettersi di stare con lui. Le abilità comunicative si acquisiscono, in-formarsi su metodologie e tecniche consentirà di favorire alleanze. Fondamentale è scoprire quale lingua parliamo (verbale e non verbale) quando ci rivolgiamo a noi stessi e agli altri: «critichese, svalutatese, aggressivese, giudichese, perfezionese... . Essere consapevoli delle nostre modalità comunicative è necessario per stabilire relazioni sane ed evitare processi di alienazione e conflitti interpersonali. Riconoscere il nostro personale stile comunicativo, la lingua che parliamo nel nostro dialogo interiore rivolgendoci a noi stessi e agli altri ci fornirà indicazioni preziose per svolgere al meglio la funzione di IdR al servizio dei nostri valori di riferimento. Ascolto, accettazione e accoglienza sono concetti inscindibili, che si implicano reciprocamente: non c è ascolto senza accettazione e accoglienza, come non ci può essere vera accettazione e accoglienza senza ascolto. Per gestire la complessità delle relazioni è necessaria un alfabetizzazione comunicativa empatica e imparare una nuova lingua , l accogliese , da praticare sia nell ascolto sia nella parola. una delle sfide in questo nostro cammino sinodale. Invito conclusivo Per condividere e comprendere aspetti e criticità riscontrate in ambito scolastico inviate le vostre richieste a oradireligione@elledici.org IL NOCCIOLO Comunicare efficacemente è necessario per trasformare il villaggio scuola in comunità accogliente. Favorisce le relazioni con l attitudine all ascolto e un corretto uso di parola. 13 Settembre-Ottobre 2022 Idr e innescare un circolo virtuoso di scambio; questa forma di reciprocità incentiva gli altri a fare altrettanto.

L'Ora di Religione - N° 1
L'Ora di Religione - N° 1
Settembre - Ottobre 2022