L'Ora di Religione - N° 1

IL NOCCIOLO I nostri bambini: «menti da incuriosire e «cuori da infiammare con l entusiasmo della scoperta. L Ora di Religione 7 Settembre-Ottobre 2022 Idr Per amare ciò che amano i nostri bambini occorre conoscerlo. Occorre chiedersi come vivono a casa, quali programmi guardano, quali giochi usano, qual è il linguaggio che utilizzano, ecc. Occorre mettersi empaticamente nei loro panni e guardare il mondo e la scuola con i loro occhi, per comprendere ciò che per loro è coinvolgente e che cosa non lo è senza giudicarlo! Questo discorso può sembrare scontato, ma nella realtà non lo è affatto. Troppe volte, infatti, la scuola si pone ancora in un «muro contro muro tra i metodi tradizionali e quelli più vicini ai bambini. Tante volte, addirittura, si usano tecnologie moderne (come ad esempio la LIM), ma con modalità desuete, ad esempio utilizzandola semplicemente come alternativa della lavagna. In realtà, poi, non è nemmeno tanto questione di strumenti utilizzati, quanto di mentalità. I bambini rimangono letteralmente «a bocca aperta quando si fanno loro degli esempi presi dai loro giochi o dalle attività che svolgono perché sentono che l insegnante conosce il loro mondo e attraverso di esso cerca di educarli. Solo quando si è arrivati a questo livello di «complicità educativa i bambini si aprono davvero a nuovi apprendimenti e riescono a integrarli efficacemente nella loro vita fuori dalla scuola. Con i cambiamenti enormi che ci sono nel nostro tempo e nella nostra società, non è cer«Amate ciò che amano i giovani, to facile per gli insegnanti stare dietro al ritmo affinché essi amino ciò che amate voi con il quale cambiano programmi, linguaggi Don Bosco aveva trovato la strada per aprire e gusti dei bambini. Diciamo che questa è la una comunicazione vera e autentica con i suoi «ginnastica mentale richiesta per stare al ragazzi e usarla per la loro educazione: cercare passo con i tempi e per avere modi e linguaggi e scoprire ciò che amavano, e usare questo ca- educativi che attualizzino davvero il nostro innale per agganciarli ed educarli. Che cosa vuol segnamento. dire questo in concreto per chi educa oggi? L auspicio è che, con queste poche righe scritte sulla scia dello spirito di don Bosco, l anno scolastico possa partire con nuovo entusiasmo e con un grande desiderio di divertirsi insegnando. bambini godendo della loro allegria e utilizzandola come motore per l insegnamento. Questo non significa assolutamente cadere nel rischio di fare i clown o i buffoni, oppure di abdicare a far rispettare le regole a scuola. Vuol dire, piuttosto, ritrovare le motivazioni che ci hanno fatto scegliere di essere insegnanti ed educatori e rifondare nuovamente la scelta di essere con i nostri bambini, nella consapevolezza che possiamo fare una grossa differenza nella loro crescita. E vuol anche dire rimettersi in gioco cercando e sperimentando nuove modalità di insegnamento che possano essere divertenti e coinvolgenti sia per gli insegnanti sia per i bambini. Perché insegnare e imparare divertendosi è possibile, ma bisogna costruirlo ogni giorno e non lasciare che l abitudine e l assuefazione indeboliscano il tendere verso questo obiettivo. Troppo spesso, infatti, l insegnamento è diventato una questione «seriosa , quasi a far intendere che imparare deve essere per forza una fatica. Certo, senza dubbio richiede impegno, ma può e deve essere un impegno gioioso, fatto di scoperta attiva, di ricerca curiosa e di applicazione alla vita. I nostri bambini non sono, infatti, «contenitori da riempire di informazioni, ma sono menti da incuriosire e cuori da infiammare con l entusiasmo della scoperta.

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L'Ora di Religione - N° 1
Settembre - Ottobre 2022