L'Ora di Religione - N° 3

L Ora di Religione l usignolo e veniva ad assistere il suo sovrano nel momento del dolore. La sua melodia affascinò persino la Morte, che chiese un altra canzone. «Canterò ancora rispose l usignolo , ma tu devi darmi in compenso la tua corona e il tuo scettro . La Morte acconsentì e l usignolo cantò il canto della casa di Dio, il canto del giardino dove crescono fiori meravigliosi bagnati ogni giorno dalle lacrime di chi soffre. Era il canto dell amore. La morte fu colta dalla nostalgia per quel regno e rinunciò alla sua preda. «Come potrò ricompensarti? chiese l imperatore . Tu mi hai salvato malgrado ti avessi cacciato dal mio regno . «La mia ricompensa l ho già avuta il giorno in cui hai pianto per una mia canzone rispose l usignolo . Ora riposa, veglierò io accanto a te . «Farò a pezzi l usignolo meccanico, e ti terrò sempre con me! . «No, non devi distruggerlo, perché io non voglio vivere nel palazzo. Lasciami la libertà dei boschi Tornerò per parlarti di coloro che ti adulano, ma anche di coloro che patiscono ingiustizie e soprusi. Conoscerai la miseria del contadino e del pescatore. Se mi prometti che farai del bene a costoro, io verrò a cantare sotto la tua finestra. Prometti? . «Prometto! Sarà la mia coscienza, il canto gioioso del mio cuore, che mi dirà se ho agito bene o male verso coloro che mi amano . INDICAZIONI DIDATTICHE Il tema centrale è il rapporto tra natura e tecnica. Il racconto può essere utilizzato come punto di partenza per iniziare i ragazzi alla riflessione su questo tema. L insegnante può mostrare i valori e i limiti della tecnica. Per il dialogo Oltre a questo tema, ci sono anche comportamenti e fatti su cui attrarre l attenzione dei bambini. Ecco alcune domande per avviare la conversazione: Fai l elenco delle «macchine principali che si usano a casa tua o nel tuo ambiente. Quali sono le macchine che tu sai usare? Le macchine sono sempre utili? Sapresti indicare dei casi in cui le macchine rendono schiavo l uomo? C è un personaggio che nel racconto assomiglia a certi bambini di città? Perché? Che cosa vuol dire «adulare ? Che cosa fanno i «cortigiani quando l imperatore sta per morire? Anche tu ti comporti così? Perché il canto dell usignolo allontana la morte? Quale cambiamento deve fare l imperatore? Il testo e le immagini del racconto sono nei 33 Dicembre 2022 . Infanzia Un giorno giunse all imperatore un pacchetto: conteneva un usignolo meccanico, tutto d oro, bastava girare una chiavetta e cantava come un usignolo vero. L imperatore era meravigliato e la sera stessa organizzò una festa per far cantare insieme i due usignoli. Ma il concerto non riuscì. L usignolo meccanico non commise alcun errore, le sue note risuonavano con matematica precisione, mentre l usignolo vivo talvolta modulava uno strillo lunghissimo, talvolta uno troppo corto, e così perdeva il tempo, cosa che in un concerto non deve accadere. L usignolo meccanico fu preferito da tutti. Non si faceva mai pregare per ripetere un pezzo. E poi il suo aspetto si addiceva molto di più allo splendore della corte. Ma ecco che un giorno la gabbia dell usignolo vivo fu trovata vuota e la porta spalancata «Che ingrato! esclamò il nobiluomo . Dopo che era stato accolto come un ospite a palazzo . Tutto il seguito fu del parere del nobile. L imperatore bandì l usignolo dal suo territorio. Così a corte rimase solo l usignolo meccanico. Anche i pescatori udirono il canto del piccolo usignolo d oro. «Non c è male, ma gli manca qualcosa prima tutti piangevano, oggi nessuno si commuove più . A corte, però, nessuno badava a ciò che dicevano i pescatori. Il direttore d orchestra affermava che l usignolo meccanico era migliore di quello vivo. Quindi doveva essere così. L uccello meccanico aveva accettato il collare rifiutato dal rivale e il titolo di cantore imperiale, che equivale a quello di un ministro. Un brutto giorno l imperatore si ammalò. Egli cercava conforto nel canto dell usignolo meccanico, ma invano, perché questi si era guastato e insieme al canto emetteva strani cigolii che poco si accordavano con la musica. Tutto il popolo si accalcava per avere notizie sulla salute del paziente. Il sovrano, ormai vicino alla morte, giaceva immobile sui cuscini. Al suo fianco, muto, l usignolo meccanico. Nel delirio della febbre, il povero imperatore invocava invano aiuto. Era solo: tutti i suoi cortigiani erano intenti ad adulare il suo successore e nessuno gli badava più. Una folata gelida entrò dalla finestra, ebbe un brivido e scorse vicino al letto la Morte. Essa aveva in una mano lo scettro e nell altra il mondo. In testa aveva una corona. Intorno a lei, una folla di volti: erano le buone e le cattive azioni compiute in vita. Le accuse delle cattive azioni riempivano l animo di sgomento del sovrano, che si agitava penosamente senza trovare pace. «Non voglio più ascoltare quelle voci disse l imperatore . Canta almeno tu, piccolo usignolo! Ti prego, ho bisogno della tua voce! . Con grande sforzo si mise a sedere nel letto e cercò con dita incerte la chiave, ma era troppo debole. L uccello rimase muto. Più nulla poteva salvare il sovrano dalla morte. A un tratto da un ramo di un albero vicino alla finestra si levò un canto dolcissimo: era

L'Ora di Religione - N° 3
L'Ora di Religione - N° 3
Dicembre 2022