L'Ora di Religione - N° 4

L importanza della motivazione intrinseca attività e i compiti in quest ottica saranno sfide da affrontare insieme, caratterizzate da obiettivi concreti, strutturati e verificabili. Incipit del processo formativo non sarà il contenuto da trasmettere, ma l individuazione del tema sorto dal vissuto del bambino, dal passaggio esistenziale che caratterizza quel preciso momento del suo sviluppo evolutivo (Didattica Ermeneutica Esistenziale - Romio). Nella fase preliminare della metodologia DEE il docente darà l input per la riflessione (attraverso filmati, racconti, immagini, esperienze personali) per stimolare nell allievo l interesse e gli interrogativi corrispondenti alla fase esistenziale che sta vivendo. I passi successivi Dopo aver sollecitato la motivazione intrinseca nello studente, l insegnante, per favorire un processo di apertura alla dimensione religiosa, potrà guidarlo in un processo di consapevolezza e apprendimento orientando le richieste emerse verso gli obiettivi formativi corrispondenti ai contenuti esaminati. Il passo successivo consiste nel «compito autentico di apprendimento, prestazione richiesta tratta da situazioni di realtà per verificare e contestualizzare la competenza acquisita in specifiche circostanze di vita ed eventualmente riorientarne l apprendimento in caso di errore. Nella prospettiva ermeneutico-esistenziale le nozioni storiche-culturali relative alla religione sono aspetti importanti, ma non sostanza vitale, della «competenza religiosa , competenza che educa a cogliere, decodificare e interpretare negli aspetti quotidiani i messaggi del linguaggio religioso. La progettazione IRC nelle indicazioni vigenti è inserita nell area «linguistico-artistico-espressiva , e coerentemente all ambito di riferimento la «competenza religiosa è la comprensione della grammatica utilizzata nel linguaggio religioso. Lessico che esprime lo sguardo sul mondo di un credente, la sua peculiare lettura della realtà nella «visione religiosa per scoprirne radici, motivi e fondamenti che ne animano le espressioni culturali, storiche ed artistiche. Acquisizioni che sosterranno la crescita dei nostri allievi nella libertà e nella responsabilità, «liberi d imparare la vita dalla Vita e per la vita . I bambini hanno bisogni educativi corrispondenti alla loro storia personale e necessitano di comprendere i motivi che sono alla base della nostra proposta formativa per autodeterminarsi, relazionarsi ed essere competenti. Considerare e soddisfare queste esigenze equivale ad agganciare e sviluppare la loro «motivazione intrinseca . Sarà proprio la motivazione il traino del processo di apprendimento; le L Ora di Religione 13 IL NOCCIOLO Per attivare i nostri alunni è necessario renderli protagonisti e non destinatari delle nostre lezioni. Gennaio 2023 IdR volgimento e favorisce la comprensione di nuovi modelli di comportamento, aspetto connesso al concetto di «apprendimento per scoperta (Bruner) che consente all alunno di gestire autonomamente la conoscenza acquisita. Due le modalità di approccio nell insegnamento cui fa riferimento Bruner: «insegnamento espositivo e «insegnamento ipotetico . Nell «insegnamento espositivo l allievo si limita ad ascoltare, comprendere e memorizzare i contenuti che il docente veicola secondo schemi e codici linguistici personali. Nell «insegnamento ipotetico c è maggiore collaborazione tra docente e allievo nella formulazione dei contenuti. Questo tipo di approccio favorisce «l apprendimento per scoperta e promuove la «motivazione intrinseca . In ogni alunno lo stimolo alla scoperta proviene da una sua esigenza e non viene diretto dall esterno, è la sua «motivazione intrinseca che dirige autonomamente la sua volontà all apprendimento. Considerando che sono le dinamiche attivate da bisogni interni a guidare le motivazioni e i comportamenti personali per indurre il desiderio di conoscenza, come insegnanti non possiamo prescindere da questo aspetto. Partecipazione e coinvolgimento sono direttamente proporzionali al livello di libertà che i bambini percepiscono, da come sentono accolte le loro suggestioni, da quanto viene concesso loro di sperimentarsi ed esprimersi al riparo da giudizi etichettanti privilegiando un lavoro esplorativo. Ripensare al nostro approccio educativo significa sollecitare e sostenere la componente emotiva-criticaesplorativa piuttosto che quella performante-esecutiva. Se abbiamo il coraggio di aprirci ed accogliere le suggestioni dei più piccoli sarà proprio il loro contributo a restituire linfa vitale alla dimensione religiosa percepita e condivisa. «Un educatore, invece, è un fondatore di mondi, un mediatore di speranze, un pastore di progetti. Non saprei come formare l educatore. Forse perché non è né necessario né possibile. Necessario è invece risvegliarlo. E forse, risvegliandosi, ripeterà il miracolo di far nascere mondi nuovi (Rubem Alves).

L'Ora di Religione - N° 4
L'Ora di Religione - N° 4
Gennaio 2023