a ri a Gioco e imparo im Pr Gioia e tristezza Francesca Sgarrella Psicologa I giochi interattivi, per loro stessa natura, stimolano bambini e ragazzi a imparare, risvegliando l interesse e il gusto per un apprendimento radicato nella realtà. Attraverso i giochi interattivi essi vengono aiutati a percepire se stessi e gli altri in modo più corretto e articolato, a comunicare apertamente, ad avanzare richieste, a prendere decisioni, ad aiutare i compagni, a collaborare e ad ottenere collaborazione, a sostenere le proprie posizioni e a diventare responsabili delle proprie scelte. I giochi proposti in questa rubrica si pongono come obiettivo la possibilità per bambini e ragazzi di esprimere sentimenti ed emozioni spesso latenti, quali la rabbia e la collera, la paura e la tristezza, ma anche la gioia, l amore e le speranze ad esso associate. Obiettivi: con questo gioco i bambini prendono coscienza di ciò che li rende felici e di ciò che li rattrista. Partecipanti. Età minima: 8 anni. Numero dei giocatori: a piacere. Durata: per questo gioco occorrono circa 15 minuti. Svolgimento del gioco L insegnante può rivolgersi ai bambini con queste parole: «Vorrei provare con voi un gioco che si chiama Gioia e tristezza . Naturalmente, ognuno di noi è a volte felice e a volte triste. Ora avete l occasione di parlare di ciò che vi rallegra e di ciò che vi rattrista. Scegliete un compagno con il quale volete scambiare le vostre idee. Sedetevi uno di fronte all altro. Vedete un attimo chi è il più grande e chi il più piccolo. Ora il più piccolo deve porre più volte al più grande la domanda: Che cosa ti rende felice? . Il più grande risponderà con una frase che comincia sempre così: Sono felice quando . Può dire, ad esempio: Sono felice quando vado sulle montagne russe , Sono felice quando mangio il pollo arrosto , Sono felice quando, la domenica mattina, posso infilarmi nel lettone dei miei genitori , Sono felice quando faccio la pace col mio amico . L Ora di Religione 44 Gennaio 2023
L'Ora di Religione - N° 4
Gennaio 2023