L'Ora di Religione - N° 4

Che cosa ti rende triste? . Sarà il più piccolo a porre più volte questa domanda al più grande, il quale dovrà ogni volta rispondere con una frase che inizia così: Sono triste quando . Potrebbe dire: Sono triste quando i miei genitori partono . Sono triste quando il mio cane è malato , Sono triste quando sono in collera con il mio amico , Sono triste quando ho sbagliato i compiti . Cominciate pure. Avete due minuti anche per questo round. Ora scambiatevi i ruoli. Avete altri due minuti di tempo. Adesso fermatevi e commentate questo gioco con il vostro compagno. Avete tre minuti. Dite anche perché avete scelto proprio quel compagno. C è stata qualche risposta, fra quelle che vi ha dato, che vi ha meravigliato in modo particolare? A quali domande avete trovato più facile rispondere, a quelle sulla gioia o a quelle sulla tristezza? Dopo questo gioco, pensate di conoscere il vostro compagno un po meglio di prima? (3 minuti) . Parliamone insieme Come si sente il mio corpo quando sono felice? Come si sente il mio corpo quando sono triste? Quando è stata l ultima volta che sono stato felice? Quando è stata l ultima volta che sono stato triste? A chi confido di solito la mia felicità? A chi la mia tristezza? Da che cosa si accorgono gli altri bambini se sono felice? Da che cosa possono rendersi conto che sono triste? Come mi sento adesso? L esperienza ci dice Questo gioco permette un primo approccio alle tematiche della gioia e della tristezza. L Ora di Religione 45 Gennaio 2023 primaria Avete capito come funziona il gioco? Non parlate a ruota libera, ma solo seguendo questo schema. Potete scoprire le cose che rendono felice il vostro compagno soltanto nel modo descritto. Cominciate pure. Avete due minuti di tempo. Adesso scambiatevi i ruoli. Ora sarà il più grande a domandare al più piccolo: Che cosa ti rende felice? . E il più piccolo risponderà con una frase che comincia sempre così: Sono felice quando . Rispondete solo in questo modo, non discutete le affermazioni del compagno e continuate sempre a porre la stessa domanda. Avete altri due minuti a disposizione. Ora fermatevi. Tocca a una nuova domanda, questa: