L'Ora di Religione - N° 5

INDICAZIONI DIDATTICHE La perseveranza In molti momenti dell anno liturgico, l invito «Vegliate! diventa un ritornello. Un invito all attenzione nei confronti di Dio ha esito solo se poggia su solide basi umane. Insegnare l attenzione, la perseveranza, la costanza, la capacità di durare anche nelle difficoltà è importante e difficile nello stesso tempo. Bambini e ragazzi ne hanno un gran bisogno. Incominciano molte cose con entusiasmo esplosivo e si afflosciano poco dopo, al primo ostacolo o alle prime stanchezze. Il fattore «costanza è uno degli ingredienti più importanti nella costruzione della persona. Inoltre, più l ideale è alto e maggiore deve essere la capacità di perseverare. Essere cristiani oggi è un ideale molto alto anche per i nostri uomini in costruzione. Con opportuni atteggiamenti disciplinari, si possono aiutare i bambini a esercitare la perseveranza. Con alcune chiacchierate, partendo magari dal nostro racconto, li aiuteremo a sentirla dentro di loro. L Ora di Religione L esperienza nascosta nel racconto Il racconto afferma che la perseveranza non è una virtù cieca. l atteggiamento di chi si propone un obiettivo ben chiaro, un ideale, e poi, costi quel che costi, lo raggiunge. La storia afferma anche che l ideale trasforma colui che lo persegue: i grandi ideali fanno i grandi uomini. necessario aiutare i bambini e i ragazzi a perdere piano piano il velleitarismo tipico della loro età. I perseveranti sanno sempre individuare degli obiettivi precisi, vicini, e poi sentono l orgoglio di raggiungerli. «Diventare un grande calciatore è il sogno di tantissimi bambini e ragazzi. Il primo obiettivo che devono proporsi non è, però, rilasciare interviste interessanti, ma imparare a colpire bene il pallone con entrambi i piedi. Per il dialogo Dopo aver letto il racconto e proiettato le imma), l insegnante gini (il tutto è a disposizione nei aiuta i bambini ad approfondire il significato con qualche domanda. Essi devono esprimersi, «dire la loro , soprattutto devono «essere ascoltati . Come era la pianta senza nome? Che cosa l ha fatta cambiare? Può bastare una decisione a cambiare la nostra vita? Dopo la decisione, che cosa ha fatto la pianta senza nome? Come si sono comportate le altre piante? Invitate i bambini a reinventare il racconto sostituendo i fiori con dei bambini: «Chi metterete al posto del sole? E al posto del girasole? . 33 Nei sono a disposizione il testo del racconto e alcune immagini da proiettare o stampare. Febbraio 2023 Infanzia Così i garofani gli misero come nome «Girasole . Glielo misero per prenderlo in giro, ma piacque a tutti, compreso il diretto interessato. Da quel momento, quando qualcuno gli chiedeva il nome, rispondeva orgoglioso: «Mi chiamo Girasole . Rose, ortensie e dalie non cessavano però di bisbigliare su quella che, secondo loro, era una stranezza che nascondeva troppo orgoglio o, peggio, qualche sentimento molto disordinato. Furono le bocche di leone, i fiori più coraggiosi del giardino, a rivolgere direttamente la parola al girasole: «Perché guardi sempre in aria? Perché non ci degni di uno sguardo? Eppure siamo piante, come te , gridarono le bocche di leone per farsi sentire. «Amici rispose il girasole , sono felice di vivere con voi, ma io amo il sole. Esso è la mia vita e non posso staccare gli occhi da lui. Lo seguo nel suo cammino. Lo amo tanto che sento già di assomigliargli un po . Che ci volete fare? Il sole è la mia vita e io vivo per lui... . Come tutti i buoni, il girasole parlava forte e l udirono tutti i fiori del giardino. E in fondo al loro piccolo e profumato cuore sentirono una grande ammirazione per «l innamorato del sole .

L'Ora di Religione - N° 5
L'Ora di Religione - N° 5
Febbraio 2023